Dic 2019
Tracciare la NoN Interaction Hit in una Dimensione Personalizzata di Google Analytics con Google Tag Manager
Premessa: questa guida ha avuto come ispirazione l’articolo di Mikko Piippo (trovi il link alla fine) che ho avuto il piacere di conoscere al primo MeasureCamp di Milano 2018 (qui trovi un mio articolo e il video del mio speech)
In questa guida approfondiamo un tema che sicuramente avrai già visto, ovvero il problema del Bounce Rate.
Facciamo un giochino.
Se la frequenza di rimbalzo (bounce rate) è troppo bassa (sotto il 10%), è molto probabile che ci sia un’implementazione non corretta di Google Analytics. Giusto?
E quindi che si fa?
I motivi possono essere due:
- Doppia pageview
- Evento con hit da non interazione a false
Per scoprire se è la seconda casistica dovresti tracciare l’evento “nonInteraction” come una dimensione personalizzata in Google Analytics.
Uh.
Eh… questo è un problema molto comune nell’installazione di Google Analytics. Molto spesso alcuni eventi attivati automaticamente sono tracciati come interazione utente o in inglese user-interaction quando dovrebbero essere eventi di non interazione, detti non-interaction. Alcuni esempi? I popup e le slideshow sono fra le più comuni cause di problemi, così come gli eventi timer.
Alcune volte, qualche (semi)professionista della web analytics sfrutta questo problema a proprio vantaggio. Utilizzano questa (errata) frequenza di rimbalzo invece che quella reale e vengono attivati eventi di interazione ad esempio dopo 30 secondi dal caricamento della pagina. Sì è cattivo, lo so.
Ad ogni modo, dovresti facilmente controllare quali eventi Google Analytics sono registrati come user-interaction e quali invece no.
Sfortunatamente, su Google Analytics non sono implementate dimensioni per il tracciamento di questa caratteristica in un evento. È, tuttavia, molto facile da implementare con una dimensione personalizzata utilizzando la funzionalità customTask di GTM.
Passaggi per implementare nonInteraction con una dimensione personalizzata in Google Analytics
Oh, arriviamo alla parte succosa.
Implementare una dimensione personalizzata è semplice e non richiede troppo tempo se segui questa guida 🙂 Per l’implementazione, hai bisogno degli accessi come amministratore sia su GA che su GTM.
Ecco i passaggi che dovresti fare:
- Aggiungi una dimensione personalizzata.
- Crea una variabile JavaScript personalizzato su GTM.
- Aggiungi il customTask alla variabile di Analytics.
Aspetta… aspetta… ho mal di testa, non capisco.
Oh, su su. Un moment e la mia guida fanno passare tutto.
Andiamo con calma, sei pronto?
Step 1 – Aggiungere una dimensione personalizzata per non interaction in Google Analytics
Prima di tutto, devi configurare la dimensione personalizzata in Google Analytics.
- Naviga sul menù di Google Analytics, clicca su Amministratore in basso a sinistra, sotto la voce Proprietà clicca Definizioni personalizzate
- Scegli Dimensioni personalizzate.
- Clicca: Nuova Dimensione Personalizzata.
- Ora devi dare un nome alla dimensione personalizzata (in questo caso CD – nonInteraction) e assicurarti che nel menù a discesa Ambito, sia selezionato Hit.
- Infine controlla che sia spuntata la casella Attivo e clicca Crea per creare la dimensione personalizzata.
Ora però devi ottenere l’indice (il numero) che identifica la dimensione personalizzata che poi sarà utilizzato sullo script di Google Tag Manager.
Per ottenere questo identificativo, assicurati di essere sul pannello d’Amministratore e sotto la voce Proprietà clicca su Definizioni personalizzate ed infine Dimensioni personalizzate.
Ti verrà mostrata una tabella con tutte le dimensioni personalizzate che hai creato. Cerca CD – nonInteraction e ricorda l’indice della dimensione.
Step 2 – Variabile JavaScript Personalizzato
Ora non ti resta altro che aprire Google Tag Manager e creare una variabile JavaScript personalizzato all’interno del tuo contenitore GTM.
- Variabili > Nuova > Configurazione della variabile
- Tipo di variabile: Javascript personalizzato.
- Copia il codice scritto qui sotto:
function () {
// Indice dimensione personalizzata
var indiceDP = 1;
// Ritorno della funzione
return function (model) {
model.set('dimension' + indiceDP, model.get('nonInteraction'));
}
}
- Dai un nome appropriato alla variabile: “customTask – nonInteraction”
Nel momento della creazione della variabile indiceDP, devi inserire l’indice (identificativo) della tua dimensione personalizzata (al posto di 1) che hai visualizzato in precedenza su Google Analytics.
Per più informazioni riguardo la funzione, ti consiglio di leggere la guida della documentazione ufficiale di Google per il model object.
Step 3 – Aggiungere il customTask alla variabile GA
Ci siamo quasi 🙂
Ora non ti resta che richiamare la funzione nella variabile di impostazione di Google Analytics che dovresti già avere all’interno del tuo Tag di Google Analytics. In questo modo, la dimensione personalizzata verrà inviata con tutti gli eventi usando la variabile stessa.
- Variabili > e cerca la tua variabile di impostazioni di Google Analytics.
- Clicca su Altre Impostazioni > Campi da impostare.
- Ora devi ovviamente aggiungere il campo, clicca quindi il simbolo più (+) Aggiungi campo e compila con il nome del campo customTask e con il valore {{customTask – nonInteraction}}.
[Attenzione!] può esistere solamente un customTask.
Se hai bisogno di diversi customTask, dovresti combinarli in un’unica funzione JavaScript.
Step 4 – Esempio di due eventi
Ora che abbiamo tutto pronto non ci resta che fare la verifica, non credi?
Faremo due esempi di Tag che si attivano con due attivatori di tipo timer, il primo con hit da non interazione a vero (true), il secondo a falso (false).
Puoi creare due tag per vedere se effettivamente il tutto funziona.
- Seleziona Tag > Nuovo > Google Analytics – Universal Analytics
- Nome: Timer A – TRUE
- Tipo di monitoraggio: Evento
- Imposta Vero come Hit da non interazione (nonInteraction)
- Seleziona la variabile di impostazioni di GA come Impostazioni di Google Analytics (nel nostro caso {{GA}})
Facciamo l’ipotesi che il tag dovrà attivarsi dopo 7 secondi dalla visualizzazione della pagina. Bene impostiamo l’attivatore:
- Attivatore: timer
- Intervallo: 7000 ms (ovvero 7 secondi)
- limite ad 1, altrimenti si richiamerà ogni 7 secondi.
- Abilita l’attivatore: espressione regolare .*
- Nome: Timer 7 secondi
Great! Facciamo lo stesso con un altro Tag e un attivatore timer a 10 secondi.
- Seleziona Tag > Nuovo > Google Analytics – Universal Analytics
- Nome: Timer A – FALSE
- Tipo di monitoraggio: Evento
- Imposta Falso come Hit da non interazione (nonInteraction)
- Seleziona la variabile di impostazioni di GA come Impostazioni di Google Analytics (nel nostro caso {{GA}})
E come Timer
- Attivatore: timer.
- Intervallo: 10000 ms (ovvero 10 secondi)
- limite ad 1, altrimenti si richiamerà ogni 10 secondi.
- Abilita l’attivatore: espressione regolare .*
- Nome: Timer 10 secondi
Proviamo se tutto funziona!
Ok, ora ci siamo.
Yeahhhhh!
‘Spetta. Non ti resta che verificare che il tutto funzioni semplicemente abilitando la modalità Anteprima di Google Tag Manager.
Per verificare il completo funzionamento del customTask tuttavia, devi avere installata l’estensione per il browser chiamata Tag Assistant (by Google) che controlla i tag di tracciamento presenti in una pagina web, sia di GTM che di GA. E’ possibile anche analizzare i parametri che vengono inviati ai server di Google Analytics, ma questo lo vedrai in seguito.
Dopo 7 secondi dal PageView verrà azionato il tag Timer A – TRUE:
Dopo 10 secondi dal PageView verrà azionato il tag Timer B – FALSE:
Così facendo hai verificato che i tag vengono quindi azionati.
Ma funziona il passaggio del parametro?
Bè controlliamo se la dimensione personalizzata viene effettivamente inviata correttamente a Google Analytics. Il nostro Tag Assistant ci aiuta anche in questo.
- Clicca l’icona di Tag Assistant in alto a destra del browser
- Seleziona il tag di Google Analytics
- Clicca su Eventi.
A questo punto dovrai visualizzare i parametri cliccando dunque su URLs e per vederli in formato tabella, clicca il tasto Tabella sopra l’URL visualizzato.
Ora sei pronto per verificare se vengono inviati i due HIT ad Analytics controllando la riga il cui nome parametro è cd1 (Custom Dimension e l’indice) oppure cd e un identificativo.
Questo è il risultato del tag Timer A – TRUE mostrato con Tag Assistant:
Questo, invece, è il risultato del tag Timer B – FALSE mostrato con Tag Assistant:
Ora non hai proprio più nessuna scusa per capire come mai il tuo bounce rate è super bassissimo!
Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti e buon Tag!
Link utili
- Mikko Piippo – How to track event nonInteraction as a custom dimension in Google Analytics
- Google – Model Object
Altre Guide che potrebbero interessarti
- Le metriche e dimensioni in Google Analytics 4: Bounce Rate,…
- Cos'è Google Analytics 4? Perché dovresti usarlo? Consigli e…
- Attribuzioni errate in GA4: cause e soluzioni al problema
- News: un modello di Variabile di GTM per configurare in modo…
- Consent Mode v2 e calo dei dati delle audience e del…
- I segreti di GA4: best practice e soluzioni ai problemi di…
Chiedi pure qui sotto, sarò pronto a risponderti!
Unisciti alla più grande community italiana dedicata alla Digital Analytics!
Iscrivendoti alla newsletter gratuita di Tag Manager Italia riceverai:
- guide (base/avanzate) passo passo
- news di approfondimento
- webinar gratuiti
- offerte esclusive
e altre risorse di 1°classe sul mondo della Digital Analytics!
- Attribuzioni errate in GA4: cause e soluzioni al problema
- Come creare una Dashboard Ecommerce per analizzare i dati degli acquisti Nuovi e di Ritorno
- Caso studio: Greenpeace ottimizza la User Experience, il tasso di conversione e il ROI del suo sito web, landing page e campagne advertising grazie al Server-Side tracking e alla Consent Mode
- Consent Mode v2 e calo dei dati delle audience e del traffico in Google Ads: cause e soluzioni
- Data Leak Google: Chrome e le implicazioni per la Privacy e la Digital Analytics
- Matteo Zambon su Guida Base: come tracciare i click al link Phone (telefono) in GA4 con Google Tag Manager
- Matteo Zambon su Come gestire la Consent Mode v2 con Iubenda e Google Tag Manager
- Matteo Zambon su Come installare Google Analytics 4 (GA4) con Google Tag Manager
- Matteo Zambon su Glossario: Google Tag Assistant
- Matteo Zambon su Guida Avanzata: come configurare Conversion API di Facebook con l’integrazione nativa per Google Tag Manager
Umberto Giors
22 04 2020
Ciao Matteo, quindi se ho capito bene , se ho effettuato tutti i passaggi in modo giusto, vado su tag assistant, vado su urls per vedere la sezione cd1 o a seconda dell’indice. È giusto dire che quando l’hit da non interazione è true il numero di fianco sarà 1 e quando è false sarà 0 ? Ultima domanda e dopo aver fatto tutto questo i dati che arriveranno su GA avranno una frequenza di rimbalzo più precisa, quindi non devo fare più nulla?
Matteo Zambon
23 04 2020
Ciao Umberto, si esatto. Ovviamente hai un dato per capire come mai la frequenza di rimbalzo può essere più (o meno) alta (o bassa).
🙂
A presto!
Simona
06 04 2020
Ciao Matteo,
nei mesi scorsi ho implementato una serie di tag sul mio sito e sembrava funzionare tutto correttamente. Improvvisamente però il bounce rate è crollato in modo anomalo e apparentemente ingiustificato. Al momento si aggira intorno al 10%. Cosa posso fare? Al momento ho messo tutti i tag in pausa.
Grazie mille.
Matteo Zambon
06 04 2020
Ciao Simona, possono esserci diverse motivazioni. La prima da controllare è la verifica di eventi GA configurati con la spunta non interaction hit a false. Dai un’occhiata a tutti gli eventi 🙂
A presto!