Se sei qua è perché vorresti iniziare a utilizzare Google Tag Manager. Era ora, amico/a :D
Magari un tuo collega ti ha raccontato tutte le cose bellissime che fa con questo strumento oppure hai letto un articolo su internet mentre cercavi la soluzione a un problema, e adesso ti piacerebbe installarlo e fare anche tu tutte queste cose fichissime che tutti dicono di poter fare con Google Tag Manager ma…. aspetta.
Hai iniziato a smanettare con le guide base e non hai la più pallida idea di cosa siano Tag, Attivatori e Variabili.
E ‘sto Data Layer, poi, che è? Qualcosa che si mangia?
E se voglio usare GTM proprio perché non so come si fa a mettere mano al codice, come faccio a installarlo per la prima volta?!
NO PANIC. Calma e sangue freddo :) ti spiego io tutto, una cosa per volta, in modo molto semplice e chiaro.
Ti guiderò passo passo nel mondo di Google Tag Manager. All’inizio forse ti sembrerà difficile, ma ti prometto che è solo una questione di familiarizzare con lo strumento, dopodiché uuuuhhh… non hai idea di quello che ti aspetta, ragazzo/a! :D
Sei pronto/a?
Qui sotto trovi tutti i termini di base e le guide iniziali per iniziare a compiere i tuoi primi passi con Google Tag Manager!
Feb 2018
Ok, voglio farti una premessa: probabilmente questo concetto ti risulterà un po’ tecnico, nel caso avessi domande lasciami pure un commento. Anche qui l’italiano ce la mette tutta per dare il peggio di sé: Data Layer diventa Variabile di Livello Dati. Personalmente continuerò a chiamarlo Data Layer (quando ce vo’ ce vo’). Il Data Layer è un oggetto Javascript (più nel dettaglio un Array Javascript) creato da Google Tag Manager
Quante nuove feature bellissime su Google Tag Manager! Proprio oggi ne è uscita una assolutamente fichissima: la funzione “Metti in pausa” un Tag! Non so te, ma ogni volta che dovevo disattivare temporaneamente un Tag, ogni volta bisognava togliere manualmente l’Attivatore. Un po’ goffa come cosa, non trovi? Adesso finalmente puoi semplicemente mettere in pausa il Tag con un solo click, entrando nel Tag stesso e cliccando sui pallini in
Ott 2017
Avrai notato un simpatica dicitura nei Tag relativi a Google Analytics in Google Tag Manager: “Abilita l’override delle impostazioni in questo Tag”. E cioè?? Allora, andiamoci un po’ alla larga. In inglese “override” vuol dire “escludere” o “disabilitare”. E quindi che c’entra tutto ciò col Tag? Che impostazioni devo disabilitare? E perchè? Ebbene, si riferisce nient’altro che alla variabile delle impostazioni di Analytics che dovresti selezionare nel campo appena sopra.
Set 2017
Quando si inizia a parlare di Data Layer c’è chi comincia ad accusare malesseri vari: giramenti di testa, nausea, svenimenti improvvisi. È per questo che ho scritto un glossario in cui spiego cosa è il Data Layer e come funziona. Ti consiglio vivamente di leggerlo per avere un’idea più chiara sulla faccenda 😀 A volte noi nerd di Google Tag Manager però ci facciamo prendere un po’ la mano e usiamo
Ago 2017
Il codice GACT (Google Analytics Tracking Code) è quel bellissimo valore che risiede all’interno dello snippet di codice Javascript che ti serve per l’installare Google Analytics. Corrisponde a un ID di monitoraggio, detto informalmente anche codice UA (UA-XXXXXX-X, dove al posto delle “X” ci saranno dei numeri), contenuto all’interno dello snippet. Il codice GACT va quindi inserito nell'<head> di tutte le pagine del sito web su cui vogliamo installare Google
Ago 2017
In Google Tag Manager esiste una funzionalità chiamata Versioning. Ma cos’è sto “Versioning”? Presto detto. In Google Tag Manager ogni volta che qualche utente pubblica online gli ultimi Tag, Attivatori o Variabili viene creata una versione. In sostanza viene associato un numero sequenziale ad ogni pubblicazione. In questo modo sarà davvero semplice ripristinare versioni precedenti. Dove trovo questa funzionalità? Nel menù di Tag Manager è presente la voce “Versioni”, questa
Ago 2017
TMS (Tag Management System) è un sistema di gestione dei tag di marketing, ovvero stringhe di codice di programmazione utilizzate per implementare software di terzi. In un sito web, infatti, è spesso necessario installare vari strumenti per attivare nuove funzioni o per monitorare le performance. Per farlo è quindi necessario inserire diversi snippet di codice, si tratta di operazioni che possono richiedere diverso tempo. I software di Tag Management nascono proprio
Ago 2017
Il contenitore è una voce importantissima in Google Tag Manager. Partiamo dall’inizio: quando crei il tuo account in Google Tag Manager ti verrà chiesto come vorrai usare Tag Manager: per sito web, oppure per applicazione iOS o Android. A seguire deciderai il nome del contenitore e ti verrà assegnato l’id (GTM-XXXYYY), avrai la possibilità di selezionare la voce “Contenitore“. In questa sezione potrai fare tutte le azioni possibili come: Gestire
Ago 2017
La parola “Tag” è presente nel nome di Google Tag Manager non a caso. L’elemento cuore del sistema è proprio il Tag. In pratica è il codice che viene eseguito nelle nostre pagine web (o applicazioni iOS/Android). La funzione principale del Tag è mandare informazioni provenienti dal tuo sito a terze parti (come Google Analytics, AdWords, Facebook, LinkedIN, etc.). Il Tag deve essere associato ad un Attivatore e può contenere una
Ago 2017
L’italiano è una brutta bestia. In inglese si chiamerebbero Trigger e forse questo termine ti ha già reso l’idea. Se così non fosse non ti preoccupare, te lo spiego subito… Gli Attivatori di Google Tag Manager indicano dove e quando eseguire le istruzioni contenute nel Tag a cui sono associati. Quindi, un Tag viene attivato solo se le condizioni dell’Attivatore associato sono rispettate, cioè quando un evento di tracciamento da te