Guide per Installare e Ottimizzare Google Analytics con Google Tag Manager

Se segui Tag Manager Italia (e se hai iniziato adesso ci metterai poco a capirlo :P ) avrai già intuito che Google Tag Manager e Google Analytics insieme sono un’accoppiata PAZZESCA. Meglio del pane e nutella.

Tanto per cominciare installare Google Analytics sul tuo sito tramite Google Tag Manager sarà facile come bere un bicchiere d’acqua. E una volta installato questo sarà soltanto l’inizio di una serie di #barbatrucchi superfichi che puoi implementare.

Grazie a Google Tag Manager puoi tracciare veramente qualsiasi evento su Google Analytics: dai click alla visione dei video da parte degli utenti, lo scrolling, la compilazione dei moduli di contatto, l’invio di email…… la lista di cose che puoi fare è veramente lunghissima, fai prima a spulciarti tutte le mie guide, fidati :D troverai tante cosette interessanti.

Ma non finisce qua, perché non solo puoi tracciare tantissimi tipi di eventi, ma puoi anche ottimizzare l’utilizzo di Google Analytics con tanti trucchetti, come l’Adjusted Bounce Rate, eliminare lo spam dai referral, abilitare User ID e Client ID, configurare il cross-domain, i parametri UTM e taaaaaanti altri barbatrucchi :)

Come, non mi credi? Leggi le mie guide quaggiù: scoprirai un monte di cose interessanti.

Ti avverto: se sei appassionato di Web Analytics Google Tag Manager crea dipendenza :D

Sì, lo so, ci sono tante guide su Tag Manager Italia per gestire Google Analytics :) Ti do un’aiutino, queste sono alcune delle fondamentali:

Un paio di cosette a cui accenno (quasi) sempre nelle procedure che ti saranno utili a livello tecnico:

Molto spesso mi arrivano richieste del tipo: “Matteo ma come faccio a catturare i valori esatti dei campi presenti in questo form?”. Questo è un tracciamento sicuramente molto interessante, soprattutto per capire gli errori. In particolare: quando l’utente sbaglia qualcosa e compare il messaggio di errore dei form i pattern di comportamento degli utenti gli errori che vengono fatti più spesso Essendo a conoscenza di queste informazioni immagina quanto puoi

Premessa: questa guida ha avuto come ispirazione l’articolo di Mikko Piippo (trovi il link alla fine) che ho avuto il piacere di conoscere al primo MeasureCamp di Milano 2018 (qui trovi un mio articolo e il video del mio speech) In questa guida approfondiamo un tema che sicuramente avrai già visto, ovvero il problema del Bounce Rate. Facciamo un giochino. Se la frequenza di rimbalzo (bounce rate) è troppo bassa (sotto

I più nerd diranno che si tratta del linguaggio di programmazione per addestrare i bot, in realtà…. MQL è un acronimo che sta per “Marketing Qualified Lead” (in italiano, “contatto qualificato per il marketing”). Quindi, non prendere un colpo: in questo glossario ti parlerò ancora una volta di lead e non di bot e programmazione 😉 Cos’è un MQL Il Marketing Qualified Lead è un lead ritenuto più qualificato nel

Avrai già sentito parlare degli UTM, immagino. Sono quei strani parametri che fanno diventare un URL luuuuungo e pieno di questi simboli: ?, &, %20. Proprio perché danno al link un aspetto invasivo, molti decidono di non servirsene, rischiando di perdere delle informazioni importanti sulle sorgenti di traffico. Con questa guida-glossario, ti spiegherò cosa sono gli UTM, come si costruiscono, perché DEVI utilizzarli e — infine — il #barbatrucco per ridurre

Come ben saprai, conoscere il comportamento di un utente all’interno del tuo sito è fondamentale. Perché più informazioni hai, più puoi migliorare il tuo tasso di conversione 🙂 E poi — diciamoci la verità — non ti senti un po’ 007 quando tracci i PDF scaricati o la percentuale di video visualizzata? Io sì, non per niente ho inventato lo Spy Tool (il tool specifico per analizzare i propri concorrenti,

Sono proprio i dati che nell’era del digitale muovono l’economia, il marketing e le decisioni di business. Solo grazie al loro utilizzo strategico è possibile traghettare le imprese verso il miglioramento continuo. In altre parole, la digitalizzazione ha permesso di sfruttare i dati a supporto delle decisioni imprenditoriali. Ma ci vuole qualcuno che, non solo si limiti a raccoglierli, ma che li analizzi e li interpreti con lungimiranza. Proprio da

Se sei interessato ai modelli di attribuzione di GA4 leggi questa guida: Modelli di attribuzione di GA4: quali utilizzare e come analizzare i dati nei report   I Modelli di attribuzione sono delle regole che determinano a quale canale è assegnata una conversione. Puoi assegnare i seguenti Modelli di attribuzione alle conversioni: Ultima interazione Ultimo click non diretto Ultimo click Google Ads Prima interazione Decadimento temporale In base alla posizione Puoi accedere

Una volta scoperte le potenzialità della web analytics, è facile farsi prendere la mano e tracciare ogni singola azione che compie l’utente. E quando andrai a esaminare le informazioni raccolte, ti ritroverai davanti ad una marea di dati… da perderci la testa! 🙁 Questi casi vengono definiti Data Overload, ovvero un eccesso di dati. Che rischi si corrono? Se la tua attività e le tue scelte di mercato sono strettamente

Enhanced Ecommerce significa letteralmente “Ecommerce Avanzato” o “Ecommerce Potenziato”. Attivando l’Ecommerce avanzato nel tuo Google Analytics, avrai a disposizione statistiche più approfondite sul comportamento degli utenti che navigano e acquistano sul tuo e-commerce. Potrai tracciare e misurare dati come ad esempio: aggiunta e rimozione articoli dal carrello tasso di abbandono del carrello termini di ricerca interna del sito visualizzazione dei prodotti etc. L’Enhanced Ecommerce ti permette quindi di avere una

Attenzione: le informazioni contenute in questo articolo sono riferite alla versione BETA di Google Analytics “APP + Web”, l’evoluzione del “vecchio” Google Universal Analytics (GA3). Oggi la nuova versione di Google Analytics non si chiama più “App + Web”, ma Google Analytics 4. In questo articolo aggiornato ti spiego cos’è e cosa cambia in Google Analytics 4 rispetto a GA3.   Oggi rullo di tamburi e