Se segui Tag Manager Italia (e se hai iniziato adesso ci metterai poco a capirlo :P ) avrai già intuito che Google Tag Manager e Google Analytics insieme sono un’accoppiata PAZZESCA. Meglio del pane e nutella.
Tanto per cominciare installare Google Analytics sul tuo sito tramite Google Tag Manager sarà facile come bere un bicchiere d’acqua. E una volta installato questo sarà soltanto l’inizio di una serie di #barbatrucchi superfichi che puoi implementare.
Grazie a Google Tag Manager puoi tracciare veramente qualsiasi evento su Google Analytics: dai click alla visione dei video da parte degli utenti, lo scrolling, la compilazione dei moduli di contatto, l’invio di email…… la lista di cose che puoi fare è veramente lunghissima, fai prima a spulciarti tutte le mie guide, fidati :D troverai tante cosette interessanti.
Ma non finisce qua, perché non solo puoi tracciare tantissimi tipi di eventi, ma puoi anche ottimizzare l’utilizzo di Google Analytics con tanti trucchetti, come l’Adjusted Bounce Rate, eliminare lo spam dai referral, abilitare User ID e Client ID, configurare il cross-domain, i parametri UTM e taaaaaanti altri barbatrucchi :)
Come, non mi credi? Leggi le mie guide quaggiù: scoprirai un monte di cose interessanti.
Ti avverto: se sei appassionato di Web Analytics Google Tag Manager crea dipendenza :D
Sì, lo so, ci sono tante guide su Tag Manager Italia per gestire Google Analytics :) Ti do un’aiutino, queste sono alcune delle fondamentali:
Un paio di cosette a cui accenno (quasi) sempre nelle procedure che ti saranno utili a livello tecnico:
In Google Analytics è possibile creare metriche e dimensioni personalizzate. Con l’account gratuito di Google Analytics è possibile crearne fino a 20, mentre nella versione premium sono 200. Con le dimensioni puoi inserire valori di tipo “testuale”, mentre nelle metriche tipicamente numeri o date. Se ci pensi bene lo stesso Google Analytics si basa su questi due mattoni. Per definire una dimensione ti basta accedere in Google Analytics: Amministrazione -> Definizioni
Ago 2017
Il Bounce Rate (o frequenza di rimbalzo) è una metrica molto importante per avere informazioni sull’interesse dimostrato dagli utenti verso un sito e di conseguenza sulla qualità dei contenuti del sito stesso. Il “semplice” Bounce Rate ha, però, alcuni limiti: considera come rimbalzo tutte le sessioni in cui l’utente abbandona il sito senza aver interagito con esso. Se un utente legge tutti i contenuti di una pagina del tuo sito, però, può essere considerato un evento molto
Ago 2017
L’Interdominio o Cross Domain permette a Google Analytics di tracciare le sessioni dell’utente su siti diversi e gestirli come singole sessioni. Google Analytics riesce a gestirli attraverso il Client ID, facendo in modo che questo sia uguale nei vari domini. Ad esempio miosito.it e shopmiosito.it In questo modo potrai gestire in Google Analytics i dati senza averli “frammentati” in sessioni diversi con utenti diversi. Link utili ► Guida ufficiale Google
In Google Analytics esistono molte proprietà configurabili. In particolare per misurare la velocità di caricamento delle pagine, Google Analytics utilizzo la proprietà siteSpeedSampleRate. Questa proprietà è configurata di default all’1%. Questo significa che effettua un campionamento statistico prendendo i dati di 1 visitatore su 100. Sì, hai capito bene. Uno su cento. Uno. Assurdo, no? Questo comporta che nei vari report che trovi sotto la voce Comportamento ► Velocità sito tutto è
Ago 2017
Google Universal Analytics è la versione successiva a Google Analytics “classico” e la versione precedente di Google Analytics 4. Tra le funzioni innovative possiamo elencare: Possibilità di tracciare dispositivi grazie alla SDK per iOS e Android. Gestione dell’User ID che permette di identificare in modo univoco un utente attraverso un tracciamento multidevice. Il Measurement Protocol che permette attraverso HTTP di passare dati in Google Analytics. Potrai quindi far comunicare qualsiasi
Ago 2017
In Google Analytics è presente una variabile denominata Client ID. Questa variabile contiene un valore che viene generato in modo casuale da Google Analytics e viene associata in modo univoco ad una istanza di dispositivo/browser dell’utente che naviga. In mancanza dello User ID, il Client ID è l’unico valore che permette di far capire a Google Analytics quali sono gli utenti univoci. Il Client ID viene salvato in un Cookie
Ago 2017
Con l’avvento di Google Universal Analytics è arrivato lo User ID. Grazie a questa nuova variabile è possibile collegare lo stesso utente (ID) a dispositivi diversi. In soldoni significa che puoi tracciare l’utente che la mattina si collega con lo smartphone e poi con il tablet e poi con il pc. Inoltre è possibile unificare anche le sessioni. Andiamo con ordine. Per impostare lo User ID devi prima andare nella
Ago 2017
Una Vista, in Google Analytics, è un’interfaccia che ti permette di accedere ai rapporti ed agli strumenti di analisi. Per ogni proprietà ci possono essere più Viste fino ad un massimo di 25 per proprietà. Ogni vista può essere impostata diversamente per quanto riguarda: Filtri, per modificare i dati inclusi nei rapporti (attenzione: i filtri non sono retroattivi); Utenti autorizzati ad accedere alla Vista; Obiettivi Impostazioni di raggruppamento dei canali; Etc.
Ago 2017
Google ha introdotto il 18 Febbraio 2016 una nuova funzionalità che aggiunge una serie di funzioni a Google Analytics: autotrack.js. Autotrack.js è una libreria che raccoglie più plugin di analytics.js. Puoi implementare l’intera libreria oppure solamente i plugin che ritieni utili. Questa implementazione nasce dal fatto che, oggi, non si devono tracciare solamente siti statici ma anche applicazioni web più complesse. Abbiamo già visto come implementare con Google Tag Manager alcuni di
Ago 2017
Per monitorare il comportamento degli utenti in un sito web, è utile impostare degli Eventi oltre che degli Obiettivi. Grazie agli Eventi di Google Analytics potrai monitorare se gli utenti svolgono determinate azioni che dovrebbero dirci di più sul loro interessamento ai contenuti del sito. Gli Eventi possono rappresentare qualsiasi comportamento degli utenti, che sia un click su un link, uno scroll su una determinata pagina, una visualizzazione di pagina