GDPR e Garante Privacy: Google Analytics 4 e Google Tag Manager

Venerdì 7 Ottobre il presidente USA Joe Biden ha finalmente emanato il tanto atteso Executive Order.  Si tratta di un documento considerato dagli addetti ai lavori come un passo fondamentale verso la soluzione della vicenda legata al provvedimento italiano del Garante del 9 Giugno 2022, riguardante una specifica configurazione di GA3 (ossia, Google Universal Analytics) risalente al 2020.  Prima di tutto, è importante collocare l’Executive Order nella

Non c’è che dire, ultimamente nel mondo del digital marketing e della digital analytics non ci si annoia! Come forse saprai, il provvedimento del 9 giugno 2022 del Garante della Privacy italiano ha ritenuto illecita una specifica implementazione di Google Universal Analytics (GA3) su un sito web. La violazione delle norme GDPR al centro di questo provvedimento è molto chiara: il sito web in questione trasferiva i dati personali degli

Nota: questa news è stata redatta in collaborazione con il team di Polimeni.legal, che è lo studio legale di riferimento in materia di diritto di Internet, Copyright e GDPR.  Da qualche giorno, a seguito della decisione del Garante, abbiamo posto in essere una collaborazione con  gli avvocati Antonino Polimeni e Angela Lo Giudice e gli altri membri del team Polimeni, che ringrazio di cuore: sono bravissimi, super-esperti e ci aiutano

Polimeni.Legal, ramo IT dello Studio Polimeni & Cotroneo, e Tag Manager Italia, la società di consulenza e formazione iper-specializzata nella digital analytics, annunciano una collaborazione a seguito del provvedimento del Garante Italiano del 9 giugno 2022.  Il provvedimento in questione, riferito all’illegittimità di una specifica configurazione di Google Universal Analytics (GA3) che risale al 2020, ha suscitato un certo clamore tra gli addetti ai lavori; peraltro, a partire dalla notizia

Con un provvedimento dello scorso 9 Giugno 2022, il Garante della Privacy italiano ha dichiarato illecita l’implementazione di Google Analytics su un sito web. Questo perché con quella specifica implementazione tecnica i dati personali degli utenti europei venivano trasferiti nei server Google situati negli Stati Uniti, e per questa ragione non venivano garantiti livelli adeguati di sicurezza della privacy degli utenti secondo la normativa GDPR. In seguito a questo provvedimento