Guide per Tracciare il Comportamento dell’Utente con Google Tag Manager

Analizzare il comportamento degli utenti sul tuo sito web ti serve a capire come questi interagiscono con esso e quindi anche a migliorare la loro esperienza di navigazione.

Ad esempio puoi tracciare e studiare i click non solo sui link, ma anche su altri elementi della pagina, capire quanto a lungo guardano i tuoi video, fino a dove “scrollano” la pagina, se tendono a rimbalzare subito dopo aver visitato il sito e mooooolto altro…

Non solo: puoi capire tante cose ad esempio anche sul comportamento cross-device di uno stesso utente ed esistono anche degli strumenti molto precisi che fanno un’analisi qualitativa dell’interazione sul sito grazie a heatmap, clickmap e addirittura registrazioni della sessione…! Incredibile, vero?

Naturalmente poi puoi utilizzare tutte queste nuove informazioni per capire quali sono eventuali problemi nel tuo sito, migliorare l’esperienza di navigazione e apportare modifiche per ottimizzare sempre di più il funnel di conversione :)

Ti ho incuriosito?
Qua in fondo trovi tutte le mie guide per tracciare il comportamento degli utenti su un sito web e per installare strumenti di tracciamento, sempre grazie a Google Tag Manager! :)

Tieniti sempre aggiornato, creo spesso nuove guide sull’argomento!

Se sei qui significa che hai già sentito parlare del servizio di CookieBot per gestire la GDPR sul tuo sito e lo vorresti installare con Google Tag Manager. Devo darti due notizie, una buona (evviva!) e una cattiva (doh!). La buona notizia è che esiste anche una guida ufficiale di CookieBot su come installarlo con Google Tag Manager (trovi il link in fondo a questa guida). Questa

Hotjar (www.hotjar.com) è uno strumento per la web analytics estremamente intuitivo che restituisce un’analisi sia quantitativa che qualitativa del tuo sito web. E, giuro, detta così è una definizione riduttiva. Come forse saprai, sono un “Hotjar addicted” (tanto che mi hanno regalato pure la loro maglietta). Adoro questo strumento e da quando l’ho scoperto nel lontano 2016 non posso più farne a meno! Tornando a noi. Per darti un’idea di

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Ott 2019

Glossario: Vimeo

Cos’è Vimeo Vimeo è una delle principali piattaforme di video sharing. A dirla tutta non solo è il maggior competitor di YouTube, ma è anche nato qualche mese prima del rampollo di casa Google. Ideato da un gruppo di film-maker e lanciato nel 2004, Vimeo raggiunge ben presto un ampio bacino di utenza, tanto da diventare appetibile agli occhi delle società investitrici. Infatti, nel 2006 viene acquisito dalla InterActive Corp

Se sei arrivato fin qui, immagino tu abbia già letto il mio Glossario sul ToFu (e ripeto, non è una cosa che si mangia! 😜) e sul Mofu: sono rispettivamente la prima e la seconda fase del Funnel. Ricapitolando: il ToFu è la parte iniziale del funnel e ha l’obiettivo di attirare gli utenti e convertirli in lead. il MoFu è la parte centrale del funnel e il suo scopo è

Dopo aver esplorato le fasi e le caratteristiche del ToFu (Top of Funnel), siamo giunti nella seconda parte dell’imbuto, il MoFu (Middle of Funnel). Fai finta che io sia un Virgilio del digital e lasciati guidare alla scoperta dei meandri del funnel. Poi, che l’inferno della Divina Commedia abbia la forma proprio di un imbuto, non c’entra nulla col marketing 😅 Pronto per l’avventura? Iniziamo. Per farti comprendere come funziona

Sì, lo so: se sei un NERD o un maniaco della cultura giapponese questo nome fa subito pensare al formaggio di soia 😅 In realtà… ToFu è l’abbreviazione di “Top of Funnel“, ossia la parte iniziale del funnel. Il funnel (imbuto, in italiano che per fortuna non lo abbiamo mai chiamato così!) rappresenta tutti quei processi che un brand deve applicare per attirare gli utenti e trasformarli in clienti. Immagina

Se ti occupi di B2B saprai sicuramente quanto è difficile analizzare le visite, interpretare i dati, ma anche targettizzare l’audience che ti interessa, sicuramente rispetto a un’azienda B2C. I tool di Analytics più comuni possono sicuramente darti delle informazioni sui singoli utenti che visitano il sito ma… e se a te interessasse capire per quale compagnia lavorano i tuoi utenti? Magari non ti stanno cercando per scopi personali, ma per

Una volta scoperte le potenzialità della web analytics, è facile farsi prendere la mano e tracciare ogni singola azione che compie l’utente. E quando andrai a esaminare le informazioni raccolte, ti ritroverai davanti ad una marea di dati… da perderci la testa! 🙁 Questi casi vengono definiti Data Overload, ovvero un eccesso di dati. Che rischi si corrono? Se la tua attività e le tue scelte di mercato sono strettamente

Se ti occupi di analisi dati, sicuramente conosci già Piwik che ha cambiato il nome in Matomo. Se, invece, sei nuovo da queste parti, vesto i panni del professore (in stile Severus Piton) e ti lascio la definizione tecnica. Matomo (ex Piwik) è una piattaforma open-source per la web analytics installabile sul proprio server. Se ti dico web analytics, tu penserai subito a Google Analytics e come darti torto? È il

GetResponse è un software all-in-one per la marketing automation che permette di strutturare le automazioni grazie a dei semplici drag and drop (“trascina e rilascia”). Il cavallo di battaglia di questo tool è la facilità e la rapidità con cui permette di progettare efficacemente la propria strategia di marketing. Personalmente, adoro quei strumenti che ti fanno risparmiare tempo e ti facilitano la vita. Quindi GetResponse mi sta già sicuramente simpatico 🙂