Non fai in tempo a studiare gli ultimi aggiornamenti di Google Analytics 4 che Google se ne esce in pochi giorni con tante utilissime novità per tutti i web marketer 😀
In questa news ti parlo e approfondisco le recenti funzionalità rilasciate per GA4 che ti aiuteranno a migliorare il tracciamento delle tue campagne di digital marketing e a lavorare in modo più efficace con la piattaforma.
Sei pronto? Iniziamo!
La sezione Home in GA4 si è rifatta il “look” per rendere più immediato e preciso il monitoraggio e l’analisi delle tue attività di marketing più importanti.
Questo perché i report che potrai visualizzare nella Home sono personalizzati in base al tuo comportamento e alle tue preferenze in Analytics.
In particolare, nella nuova interfaccia della nuova Home troverai 4 sezioni:
Nel mio ultimo libro su GA4 “Google Analytics 4 per chi inizia” ti spiego una ad una le 5 voci del menu principale di GA4 (Reports, Explore, Advertising, Configure, Admin) e le loro funzioni.
Come forse saprai, gli UTM sono elementi descrittivi che vengono aggiunti all’URL delle pagine di destinazione delle inserzioni pubblicitarie, nelle campagne di email marketing o sui link del proprio sito web.
Sono elementi indispensabili per rendere più dettagliati i dati che raccogli e misuri sulle tue campagne di digital marketing: dall’invio di DEM (ovvero, email promozionali), alle campagne Facebook e Google Ads, fino a comunicazioni offline come brochure o volantini.
Bene, dopo più di 15 anni finalmente Google aggiunge in Google Analytics tre nuovi parametri UTM per raccogliere dati ancora più completi sull’efficacia delle tue attività pubblicitarie e di comunicazione.
In questo modo, saprai prendere decisioni più sicure e migliori per ottimizzare e rendere più performanti le strategie e le campagne di marketing.
Dunque, oltre agli “storici” parametri che hai utilizzato fino ad oggi (ovvero, utm_source, utm_medium, utm_campaign, utm_term e utm_content), ora in GA4 hai a disposizione questi tre nuovi parametri UTM:
Nel caso te lo stessi chiedendo, la risposta è “no”: questi nuovi parametri non sono disponibili anche per le proprietà di Google Universal Analytics.
Dunque, un motivo in più per imparare utilizzare GA4 per i tuoi progetti il prima possibile 🙂
(Oltre al fatto che Google ha annunciato la data ufficiale in cui dirà addio Universal Analytics)
Vediamo in dettaglio questi tre nuovi parametri UTM di Google Analytics 4:
“Ok Matteo, ma come diavolo li integro insieme agli altri parametri UTM che ho sempre utilizzato?”
Ti faccio un esempio concreto su come potresti utilizzare tutti e otto i parametri UTM che ora hai a disposizione in GA4. Ovvero i cinque parametri UTM “storici” più i tre nuovi parametri UTM che ti ho appena descritto.
Immagina di aver avviato una campagna pubblicitaria CPC (costo per click) su Instagram per promuovere il tuo e-commerce di biciclette usate.
Ecco come potresti usare i parametri UTM per raccogliere dati sulle prestazioni della campagna:
Dopo l’avvento di iOS 14, finalmente Google ci dà una mano per tracciare con più precisione le campagne pubblicitarie su sistemi operativi iOS, rispettando le norme Apple in merito alla privacy dell’utente.
Infatti, con l’avvento di iOS 14 e delle relative modifiche alla privacy degli utenti il tracking delle campagne di marketing era diventato molto più complesso.
Quindi Google ha introdotto due nuovi parametri URL che ti aiuteranno ad attribuire (in altre parole, ad assegnare) le conversioni delle tue campagne pubblicitarie sui dispositivi iOS per ottenere misurazioni più precise:
In pratica, questi due nuovi parametri verranno aggiunti all’URL della pagina di destinazione delle tue campagne Google Ads sui dispositivi iOS 14, al posto del precedente parametro GCLID (che verrà progressivamente abbandonato).
Infatti, devi sapere che prima dell’avvento di iOS 14 e delle recenti limitazioni ai tracciamenti degli utenti introdotte dalle regolamentazioni GDPR, Google utilizzava il parametro GCLID per assegnare un codice identificativo univoco ad ogni “click” che un utente faceva su un annuncio pubblicitario.
In altre parole, grazie al parametro GCLID potevi realizzare campagne Google Ads di remarketing molto più precise e mirate.
Ora con i due nuovi parametri URL di Google WBRAID e GBRAID non verrà più assegnato un codice identificativo unico, ma verranno creati e assegnati codici identificativi (ID) a gruppi di utenti utilizzando tecniche aggregate (in altre parole, in forma anonima).
Ciò significa che a più utenti verrà assegnato uno stesso ID.
Ricordi le famose Viste in Google Universal Analytics che potevi aggiungere a una tua proprietà?
Come forse saprai, in Google Analytics 4 non c’era una funzionalità simile alle Viste di Universal Analytics.
Fino ad ora.
Infatti, nella versione a pagamento di Google Analytics 4 (Google Analytics 360), sono ora disponibili le Sottoproprietà, ovvero delle Proprietà secondarie che raccolgono dati specifici in base a un filtro a tua scelta.
Facciamo chiarezza prima.
Una Proprietà in GA4 è il contenitore dove vengono raccolti e mostrati tutti i dati che tracci e monitori sul tuo sito web provenienti dalle tue attività di marketing.
Le Sottoproprietà sono delle Proprietà secondarie, ovvero collegate alla Proprietà di origine e con la quale condividono i dati raccolti in GA4.
Detto questo, le Sottoproprietà ti consentono di accedere velocemente ai dati di cui hai bisogno con pochi click per fare analisi più precise in base ai tuoi specifici obiettivi di marketing.
Insomma, un risparmio di tempo notevole 😀
Ad esempio, se la tua Proprietà di GA4 raccoglie e traccia tutti i dati delle attività di digital marketing sul tuo sito web, per una tua Sottoproprietà potresti impostare un filtro che ti raggruppi e mostri solo i dati relativi alla sezione “Blog” del tuo sito web.
In particolare, le Sottoproprietà ti mostrano esattamente gli stessi dati che potresti vedere nella Proprietà principale di GA4, ma filtrati e specifici per ciò che vuoi monitorare.
Come ti ho detto poco fa, una Sottoproprietà di Google Analytics 4 è come se fosse una Proprietà secondaria indipendente dalla Proprietà di origine.
Ciò vuol dire che potrai apportare modifiche o alcune personalizzazioni alle impostazioni della Sottoproprietà, ma senza rischiare di modificare la Proprietà di origine.
Ad esempio, dentro una tua Sottoproprietà puoi creare segmenti di pubblico specifici, eliminare o importare dati, ecc.
Ma con alcune limitazioni.
In particolare, tra le limitazioni principali dentro la tua Sottoproprietà non potrai implementare tracciamenti diversi da quelli presenti nella Proprietà originale.
Inoltre non potrai importare dati da eventi di tracciamento offline.
Hai domande, dubbi o curiosità su queste funzionalità di Google Analytics 4?
Ti aspetto nei commenti qui sotto 🙂
A presto e… buon Tag!
Negli ultimi mesi hai notato in Google Analytics 4 un calo improvviso e inspiegabile nelle…
Se ti trovi su questa guida è perché hai compreso che solo attraverso la Data…
Greenpeace è un'associazione globale che con azioni dirette e concrete denuncia i problemi ambientali e…
Da quando hai configurato la Consent Mode v2 (CM v2) hai notato cali improvvisi o…
Premesso che non è possibile conoscere l'esatto funzionamento né di Chrome, né degli algoritmi di…
Da quale canale di marketing arriva il maggior numero di conversioni? Quale campagna di marketing…
View Comments
Ciao Matteo,
ho installato EEC dataLayer Builder for GA4 con l'attivatore nativo "all Pages" ma non riesco a tracciare in Analytics nessun dato sull'acquisizione. Tutta la sezione Acquisizione > Acquisizione utente e Acquisizione Traffico restano vuote. Mentre traccio correttamente le pagine che stanno visitando la citta di provenienza etc...
Sai indicarmi come settare tag manager per vedere anche le acquisizioni?
grazie mille!
Ciao Fabio, in realtà non è dipeso da quella variabile. Hai dati non coerenti anche di 3 giorni indietro?
Fammi sapere!
Come posso testare che il tracciamento UTM che ho fatto funziona effettivamente su Analytics prima di lanciare una campagna?
Ciao Omar, ti basta inserire gli UTM nell'URL (anche a mano) che ti interessa e la fai caricare (fai refresh o atterri in quella pagina con gli UTM).
In questo modo dovresti vedere nel DebugView di GA4 i valori :)
Fammi sapere
Buon Tag!
Ciao Matteo,
articolo molto esaustivo ma ho un dubbio che mi assilla:
la creazione di un tag "parametro UTM" su Tag Manager
deve essere preceduta dalla creazione dell'ULR vero e proprio su Campaign URL Builder di Google, corretto?
Grazie mille
Ciao Matteo, c'è modo di far mantenere l'UTM anche oltre la pagina di atterraggio quindi seguire il percorso dell'utente ?
Ciao Ale, si certo. Potresti salvarti l'informazione in un cookie di sessione o sessionStorage o localStorage.
Fammi sapere :)
Ciao Davide, hai già visto questa guida che lo spiega? https://www.tagmanageritalia.it/guida-base-come-configurare-i-parametri-utm-in-ga4-con-google-tag-manager/
Fammi sapere :)