BOOOOM!
Giovedì scorso (23 maggio) è arrivato un aggiornamento su Google Tag Manager che definirlo come semplice aggiornamento di una nuova funzionalità è davvero svilente.
In realtà avevo già sentito (da fonti interne di Google) di questa nuova implementazione. La stavo aspettando da diversi mesi (da fine gennaio per essere precisi) e finalmente è arrivato! 🙂
Di cosa si tratta nel dettaglio?
Bè non è un qualcosa di aggiuntivo (Tag, Attivatori o Variabili) o di qualche ottimizzazione a livello di layout.
Si tratta di una vera e propria nuova release di GTM: i Modelli
I modelli, in inglese chiamati Templates, portano a Tag Manager un elemento completamente nuovo che apre degli scenari super interessanti per il futuro di GTM.
Devo però farti una premessa: l’elemento modello (o template) è basato su una struttura di implementazione di codice, quindi dovrai per forza smanettare con la programmazione.
Nello specifico, avremo modo di creare degli elementi totalmente nuovi e completamente personalizzabili, basati su codice JavaScript, che si affiancheranno a quelli già presenti.
Sarà possibile creare:
Ok, forse detta così non hai ancora intuito di cosa si tratta.
Provo a essere più semplice nella spiegazione 🙂
Riuscirai a creare dei tag completamente personalizzati con un’interfaccia simile ai tag predefiniti. La stessa cosa la potrai fare con la creazione di variabili.
Vediamoli un po’ nel dettaglio.
Hai presente i quando devi implementare (ad esempio) il Pixel di Facebook? Come saprai dovrai usare un Tag di tipo HTML personalizzato perché non esisten un Tag predefinito.
Bene, ora tutto può cambiare.
Grazie ai Modelli di Tag, è possibile creare tutta una serie di nuovi Tag a seconda delle necessità. L’idea principale è quella di permettere alle varie aziende che possiedono un software online di costruire dei template direttamente da GTM senza attendere che Google crei il tag predefinito.
Il concetto è semplice: Google grazie ai modelli di Tag permette a chiunque di crearsi il proprio tag senza che sia Google stesso ad analizzare e creare il Tag predefinito.
Ora, con un po’ di pazienza, potrai trasformare tutti i tuoi tag di tipo HTML Personalizzato in modelli.
Lo stesso concetto è applicabile per le variabili.
Grazie ai Modelli di Variabili, potrai creare delle nuove tipologie di variabili .
Se, ad esempio, hai necessità di un funzionamento particolare che non c’è nelle variabili disponibili, allora da adesso puoi crearti la tua variabile 🙂
In altre parole, puoi costruirti la tua variabile fatta su misura per le tue esigenze, senza dover ricorrere a complessi giri tra variabili, codice JavaScript, regole regex e così via.
Le regole principali per i Modelli di Variabili sono:
Vediamo ora alcuni dettagli della configurazione.
I Modelli si trovano nella nuova voce Modelli (Templates) nel menu a sinistra. Qui sono presenti tutti i Modelli che hai creato, sia per i Tag e sia le Variabili, e ne puoi creare di nuovi.
La creazione di ogni modello si suddivide in quattro parti:
Contiene le informazioni base del template. ossia il Nome, una Descrizione e l’Icona.
All’interno di questa sezione viene definito il modulo per la configurazione del tag.
Il modulo può contenere diverse impostazioni che comprendono:
Per ognuno di questi campi puoi definire delle descrizioni, messaggi di errore, definire delle condizioni.
Questo è il nucleo della creazione del modello. Contiene il codice che prende come input i dati definiti nei campi per eseguire del codice.
Questo codice non è puro JavaScript. In altre parole non puoi utilizzare del normale JavaScript. Nel dettaglio si tratta di un linguaggio JavaScript limitato, denominato Sandboxed JavaScript. In poche parole il codice che inserirai verrà appositamente limitato per motivi di sicurezza e isolato dal sito principale (sennò sai che macello). Nonostante questa restrizione protettiva, è possibile accedere ad alcune risorse presenti nel sito grazie delle API, che sono definite nella guida ufficiale.
Oh, questa è davvero una chicca. In pratica ogni singola modifica può essere testata attraverso una console. Che diavolo è la console? Te lo spiego subito. Intanto è composta da un’anteprima del Template che hai creato, una pagina di test e una sezione dedicata ad eventuali errori o messaggi.
In questo modo potrai subito verificare se hai cannato qualcosa (termine super tecnico per dire che hai sbagliato).
Bene. Ho creato i miei template. Se ora lo voglio utilizzare in un altro contenitore cosa devo fare?
Nessun problema 🙂
Una funzione super utile è la possibilità di esportare ed importare il Template creato, in modo da essere replicato su altri contenitori o condiviso con altre persone.
Yeah!
Per la condivisione viene generato un file .tpl che contiene tutte le impostazioni definite nel Template.
Questa funzionalità darà sicuramente la possibilità di diffondere in modo mooooooolto più rapido i nuovi Tag e Variabili personalizzati dai modelli.
Oltre all’esportazione/importazione è presente anche la possibilità copiare il Template senza dover ricreare tutte le configurazioni base.
Sicuramente questo nuovo elemento è un altro pilastro di Google Tag Manager, non a caso è una voce di menù dedicata. Ora chiunque potrà creare i propri modelli di Tag e Variabili da proporre al mercato. Immagina come Facebook, Yandex Metrica, Messenger e tutti altri servizi online ora possano creare i propri Tag con dei semplici parametri da configurare direttamente nel Tag.
Sono certo che a breve nascerà una galleria (ufficiale o meno di Google) dove chiunque potrà proporre il proprio Modello di Tag o Variabile pronto all’uso. Magari un domani questo potrà essere facilmente importabile direttamente da GTM.
Un po’ come i connettori di Data Studio 🙂
Potranno emergere dei Modelli a pagamento con funzionalità super interessanti? Perchè no 🙂
Ho però un’altra osservazione da fare sul limite sui Modelli. Nel Club Tag Manager Italia , la membership pagamento per chi vuole aumentare le proprie competenze in Google Tag Manager, ho creato dei template (sì gli avevo dato lo stesso nome) che non sono nient’altro che delle configurazioni di GTM pronti all’uso attraverso l’importa ed esporta di GTM. Bene.
Credo fermamente che alcune di questi meccanismi sia depotenziato dalla gestione dei modelli. Se sei curioso, ne parlo all’interno del Club Tag Manager Italia (puoi iscriverti alla lista di attesa qui: https://club.tagmanageritalia.it/lista-attesa-club-tmi/)
E tu? Hai già pensato a come sfruttare questa super funzione? Ti lascio il box dei commenti sotto se hai eventuali domande o idee da proporre!
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