Ieri è arrivata una funzionalità davvero importante per tutti coloro che sono abituati a lavorare con la funzione di esporta/importa contenitore in Google Tag Manager.
In particola la big news riguarda l’esportazione del contenitore. Alla fine dell’articolo troverai un video 🙂
Di solito si esporta una configurazione di un contenitore per poterla replicare su un altro contenitore.
Prima di oggi era possibile esportare l’intera configurazione di una Versione di Google Tag Manager o di un determinato Area di Lavoro (Workspace). C’era però un piccolo problema in questa bellissima funzionalità: non tutta la configurazione poteva essere utile.
Quindi se c’erano degli elementi (Tag, Attivatori, Variabili, Modelli) che non erano necessari nel contenitore di destinazione, si doveva andare a manina a cancellare gli elementi.
Il buon Simo Ahava (ciao Simo!) aveva creato uno strumento pensato per snellire questa operazione (gtmtools), ovvero dare la possibilità di scegliere quali elementi esportare. Con lo stesso intento il Progetto Andromeda ha un concetto complementare (non ho replicato le funzionalità di Simo, perché sarebbe stato sciocco rifare qualcosa che già esisteva).
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UPDATE – Abbiamo sviluppato e rilasciato la versione 2.0 del Progetto Andromeda, una versione più potente e completa con funzionalità di tracciamento e monitoraggio ottimizzate.
Si tratta di Tag Chef, la suite per Google Tag Manager (GTM) che ha vinto il Golden Punchcard Prize per la migliore soluzione di digital analytics durante la SuperWeek 2022 – il più importante evento mondiale del settore.
Per iniziare a usare Tag Chef e scoprire di più sul tool, puoi richiedere il livello gratuito da questa pagina.
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Da ieri sera è disponibile una nuova versione dell’esportazione del contenitore di Google Tag Manager.
Nel dettaglio ora è possibile :
Ecco alcuni screenshot
Il team di Google Tag Manager sta ascoltando le richieste di tutti noi utilizzatori di questa piattaforma e, ancora una volta, ci viene incontro implementando una delle funzionalità più richieste dalla sua nascita.
Il primo impatto è sicuramente sulla velocità nella configurazione dei nostri contenitori. Ora la possibilità di esportare e riutilizzare una specifica configurazione di elementi da un contenitore all’altro è mooooooolto più veloce.
La seconda considerazione è sulla pulizia degli elementi. Non dovendo più importare elementi inutili, abbiamo zero possibilità di dimenticarci di cancellarli.
La terza riguarda le performance. La best practices è sempre: usa meno elementi possibili. Se ci sono elementi che non usi, eliminali.
Ecco un breve video preso dal canale di Youtube di Tag Manager Italia (ti sei già iscritto, vero? 🙂 )
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