Ahi, ahi, ahi… Ci siamo.

Prima ci siamo cuccati la baruffa tra Facebook e iOS14 di Apple, e ora sta per arrivare un (brutto) aggiornamento.

Quel giorno era nell’aria e ora è giunto: da lunedì prossimo 20 Settembre 2021 sarà rilasciato ufficialmente il famigerato aggiornamento iOS 15 di Apple.

Il compito di iOS 15 sarà uno e uno solo: proteggere il tracciamento delle email sui device Apple (o almeno, così lo stanno “vendendo” ;))

E mentre numerosi web marketer come te (e te lo garantisco, sono davvero molti) stanno ancora probabilmente annaspando nella tempesta provocata da iOS 14 al tracciamento delle campagne pubblicitarie su Facebook & Co…

… ecco un’altra “bella” tegola che ci cade in testa.

(A proposito, se vuoi approfondire questi temi, ti consiglio di dare un’occhiata ai corsi “iOS14… e adesso?” e “GTM Server Side” che trovi nello Shop di Tag Manager Italia)

Insomma, si tratta di un ulteriore terremoto che influenzerà il tracciamento, il targeting e l’analisi delle tue campagne DEM e di marketing automation in diversi modi.

“Accidenti ragazzi, non se ne può più! E ora cosa succede con quest’altra novità?”

Sono qui proprio per spiegarti tutte le novità portate da iOS 15 e cosa cambia per il mondo del tracking.

Vedremo insieme:

  • a cosa ti dovrai preparare. Quindi quali sono i cambiamenti che saranno introdotti
  • le novità dell’aggiornamento iOS 15 (da quella più dolorosa a quella più blanda)
    • Hide My Email
    • Mail Tracking Protection
    • Private Relay
    • IP Address Obfuscation
  • faremo chiarezza su cosa cambia e che impatto avranno queste novità sul tracking.

Pronto?
(Lo so, non è proprio la massima gioia della giornata leggersi breaking news del genere… ma purtroppo fa parte dei rischi del nostro lavoro, no? 😉 )

Iniziamo allora!

 

A COSA TI DOVRAI PREPARARE CON iOS 15?

Sono principalmente 4 le spine che iOS 15 conficcherà nel fianco di chi gestisce e ottimizza campagne DEM o di marketing automation:

  1. Hide My Email  (a pagamento)
  2. Mail Tracking Protection 
  3. Private Relay  (a pagamento)
  4. IP Address Obfuscation

Se sei pronto, andiamo a vedere una per una queste funzionalità e cosa cambia per il tuo lavoro e le campagne di email marketing.

 

1. iOS 15 nasconde la mia email

Hide My Email : il nome di questa novità dice già tutto, no? 🙂

Questa funzionalità di iOS 15 permette agli utenti di crearsi quanti alias-email desiderano, nascondendo in questo modo il proprio “vero” indirizzo email.

Cosa ne deriva?

Che per i tool di Email Marketing diventa difficile (o sarebbe meglio dire impossibile) tracciare e registrare uno storico delle aperture e dei click fatti sulle varie campagne DEM dagli utenti.

“Oh caspita… Ma quindi non posso fare ‘retargeting’ nemmeno più con le email dei miei clienti o lead, ora?”

Purtroppo hai ragione.

Va in fumo così la possibilità di creare segmenti e campagne DEM profilate sulle performance delle precedenti.

Oltre a tutto ciò, con la funzionalità Hide My Email gli utenti potranno eliminare questi indirizzi e-mail alias fittizi.

Di conseguenza, potresti pensare che la tua mailing list sia più grande di quanto non sia in realtà o che abbia più indirizzi email”consegnabili” di quanti non ce ne siano effettivamente.

Vuoi la “buona notizia”?

Hide My Email è un servizio a pagamento che costa 0,99$ al mese.

Non so a te, ma qui in casa Tag Manager Italia ci sembra abbastanza chiaro che Apple stia cercando (anche) di rimediare qualche soldino in più con questa funzionalità.

No? 😉

 

2. iOS 15 e la protezione del tracciamento delle email

Continuiamo con un altro cazzotto bello forte che riceveranno le tue attività di email marketing (e non solo).

Proprio in fase di upgrade del sistema operativo, Apple consiglierà ai suoi utenti l’utilizzo di Mail Tracking Protection.

Attraverso questa funzionalità, gli utenti potranno contare su diverse protezioni che andranno a colpire le azioni di tracciamento e di analisi delle piattaforme di Email Marketing.

Perdonami, ma mi tocca girare un po’ il coltello nella piaga. 😀

Infatti, con la funzionalità Mail Tracking Protection attiva, dalle tue campagne DEM non sarai più in grado di ricevere dati come:

  • numero di aperture delle email
  • giorno/orario di apertura email
  • geolocalizzazione del device che ha aperto le email (ciao ciao indirizzo IP)
  • tipologia di device utilizzato per aprire le email

Tuttavia sarai comunque in grado di monitorare gli eventi di click-through della posta elettronica.

Insomma: una sorta di dato aggregato (e non specifico) sul totale dei click della tua campagna DEM.

La “buona notizia”?

Che se hai

  • impostato nelle tue campagne DEM i codici UTM necessari (lo fai, vero??)
  • implementato sul tuo sito un sistema di tracking per monitorare eventi e conversioni…

… allora sui report in Google Analytics Universal o GA4 potrai vedere i dati e le azioni delle visite provenienti dalla campagna di Email Marketing.

 

3. Private Relay e la navigazione privata

Questa funzione oscura l’IP per tutte le chiamate di rete (non solo per i tracker noti). Ciò significa che il sito Web visitato dall’utente non conoscerà il vero indirizzo IP dell’utente finale.

Insomma, il Private Relay è una sorta di VPN che permetterà agli utenti di scegliere se mantenere la loro posizione generale (facendo in modo che l’endpoint sia una città vicina) o utilizzare il paese e il fuso orario del posto in cui si trovano (e apparire in una posizione casuale in quello spazio).

Un po’ come la funzione IP Address Obfuscation che leggerai più sotto, la funzione Private Relay potrebbe mandare un po’ in crisi le analisi per realizzare campagne e strategie di local marketing.

 

4. Oscuramento degli indirizzi IP

Questa funzionalità è piuttosto… fastidiosa.

Infatti, la funzione IP Address Obfuscation ha il superpotere di “disturbare” l’indirizzo IP del device che apre o interagisce con contenuto della tua campagna di Email Marketing.

E questo significa che sarai miope (non cieco. Non del tutto almeno :D) per quanto riguarda la geolocalizzazione e il geotargeting degli utenti.

In altre parole: qualsiasi sistema di tracking (sia dei tool di Email Marketing, sia di monitoraggio e analisi dati come Google Analytics) non sarà più in grado di registrare l’indirizzo IP “reale” degli utenti, ma solo degli indirizzi IP approssimativi.

Tutto questo è probabile si traduca in dati davvero poco attendibili.

Ovvero, che si manifesti con numeri di traffico di visitatori gonfiati nei centri urbani e con numeri “sgonfi” nelle aree rurali.

La “cattiva notizia”?

Che il motore di rendering Webkit di Apple (ovvero, la macchina che fa muovere tutti i browser su iOS) accende la funzionalità IP Address Obfuscation in modo predefinito.

Cioè, senza che sia necessaria l’autorizzazione esplicita da parte dell’utente e indipendentemente dal browser utilizzato.

In conclusione

Come già detto siamo in un momento storico in cui il tracciamento non sarà più come lo conoscevamo prima.

Dobbiamo muoverci verso un tracciamento ibrido tra client-side e server-side, il tutto gestito da algoritmi statistici e machine learning.

Ne vedremo ancora delle belle, siamo solo che all’inizio (purtroppo).

E tu? Come ti stai preparando a questo nuovo impatto? Fammelo sapere nei commenti 🙂

Condividi anche tu Google Tag Manager!
  • Reply

    Marco

    17 09 2021

    Bella guida, interessante e stimolante a fare di più e meglio

    • Matteo Zambon

      17 09 2021

      Grazie del feedback Marco 🙂

      Buon Tag!

Hai ancora qualche dubbio?
Chiedi pure qui sotto, sarò pronto a risponderti!

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *