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Ago 2017

Glossario: SERP

L’acronimo SERP sta per Search Engine Results Page. La SERP è semplicemente la pagina dei risultati di un motore di ricerca. Quando cercate qualcosa su Google, Yahoo! o Bing, i risultati della ricerca vi verranno mostrati in modo ordinato nella Search Engine Results Page (SERP, appunto). Scopo della SEO (Search Engine Optimization) è quello di far risultare un sito internet nelle prime posizioni della SERP, per ovvi motivi di visibilità.

In Google Analytics è possibile creare metriche e dimensioni personalizzate. Con l’account gratuito di Google Analytics è possibile crearne fino a 20, mentre nella versione premium sono 200. Con le dimensioni puoi inserire valori di tipo “testuale”, mentre nelle metriche tipicamente numeri o date. Se ci pensi bene lo stesso Google Analytics si basa su questi due mattoni. Per definire una dimensione ti basta accedere in Google Analytics: Amministrazione -> Definizioni

YouTube è un sito web di condivisione e visualizzazione di video. Fondato il 14 febbraio 2005 da Chad Hurley, è stato acquistato il 10 ottobre 2006 da Google Inc. Youtube è il 2° motore di ricerca a livello globale, con 1 miliardo di utenti unici al mese, oltre 6 miliardi di ore di contenuti guardati al mese con un 40% di traffico derivato da mobile. Chiunque può caricare un video su Youtube

Il Bounce Rate (o frequenza di rimbalzo) è una metrica molto importante per avere informazioni sull’interesse dimostrato dagli utenti verso un sito e di conseguenza sulla qualità dei contenuti del sito stesso. Il “semplice” Bounce Rate ha, però, alcuni limiti: considera come rimbalzo tutte le sessioni in cui l’utente abbandona il sito senza aver interagito con esso. Se un utente legge tutti i contenuti di una pagina del tuo sito, però, può essere considerato un evento molto

Può capitare che, una volta implementato un Tag, visualizzi degli errori. Questo possono riguardare diversi errori di implementazione: il nome di una variabile del Data Layer, errori dello script, posizionamento del Data Layer, errori di sintassi, eccetera. Vediamoli nel dettaglio: Data layer variable name in wrong case: “conversionID” Data layer variable name in wrong case: “PageCategory” Data layer variable name in wrong case: “pageSubcategory” Data layer variable name in wrong case: “visitorId” In questi

Letteralmente Snippet significa “ritaglio” ed infatti non è altro che un “frammento” del codice sorgente di un sito. Per implementare alcune funzioni nel tuo sito, come ad esempio inserire il codice di monitoraggio delle conversioni di Google AdWords, è necessario inserire lo Snippet nelle tue pagine web. Dal 27 Settembre 2016 Google Tag Manager utilizza 2 snippet (prima esisteva solo un unico snippet): Il primo va nella sezione <head> Il

PrestaShop è un CMS (Content Management System) open source specifico per la realizzazione di siti di e-commerce. PrestaShop è un CMS modulare, si possono cioè aggiungere dei moduli per implementare determinate funzioni. Da diversi anni PrestaShop sta acquisendo sempre più mercato per gli e-commerce di media fascia. Un modulo disponibile per PrestaShop per integrare Google Tag Manager che posso consigliarti è questo oppure questo. Se trovi altri moduli segnalameli pure nei commenti, verranno

L’Interdominio o Cross Domain permette a Google Analytics di tracciare le sessioni dell’utente su siti diversi e gestirli come singole sessioni. Google Analytics riesce a gestirli attraverso il Client ID, facendo in modo che questo sia uguale nei vari domini. Ad esempio miosito.it e shopmiosito.it In questo modo potrai gestire in Google Analytics i dati senza averli “frammentati” in sessioni diversi con utenti diversi. Link utili ► Guida ufficiale Google

Una della ultime funzionalità aggiunte in Google Tag Manager sono gli Ambienti. Puoi accedere agli Ambienti dalla scheda Amministrazione, sotto la colonna Contenitore. Utilizzare gli Ambienti è utile se hai diversi ambienti multilivello per un sito web (ambiente di sviluppo, di staging e di produzione) e desideri testare le modifiche apportate a Tag, Attivatori e Variabili prima di pubblicarle definitivamente nell’ambiente di produzione, o semplicemente se hai un sito di test dove

In Google Analytics esistono molte proprietà configurabili. In particolare per misurare la velocità di caricamento delle pagine, Google Analytics utilizzo la proprietà siteSpeedSampleRate. Questa proprietà è configurata di default all’1%. Questo significa che effettua un campionamento statistico prendendo i dati di 1 visitatore su 100. Sì, hai capito bene. Uno su cento. Uno. Assurdo, no? Questo comporta che nei vari report che trovi sotto la voce Comportamento ► Velocità sito tutto è