Il Remarketing (o Retargeting) è una strategia che permette di raggiungere in un secondo momento gli utenti che hanno visitato il tuo sito internet o hanno utilizzato la tua app. Con il Remarketing puoi quindi riproporre il tuo sito (tramite ad esempio la rete display di Google) agli utenti che non hanno effettuato una conversione nella loro prima visita. Se l’utente è atterrato – in un modo o nell’altro – nel

La conversione si può definire come una determinata azione svolta dall’utente e considerata rilevante. Le conversioni si possono classificare principalmente in due tipologie: Macro conversioni e Micro conversioni. Le Macro conversioni rappresentano un obiettivo finale che vuoi raggiungere con il tuo sito (vendita, richiesta di contatto, etc.). Le Micro conversioni sono invece rappresentate dalle fasi intermedie che l’utente svolge per arrivare alla conversione finale. Un esempio di Micro conversione può essere

Facebook Ads è lo strumento che ti consente di promuovere il tuo business – o quello dei tuoi clienti – su Facebook, tramite l’inserimento di annunci pubblicitari. Diversamente da Google AdWords, utile per raggiungere la domanda consapevole, Facebook Ads stimola la domanda latente. Cos’è la domanda latente? Potrebbe esserti utile un esempio: sentivi veramente la necessità di un tablet, prima che Steve Job presentasse il primo iPad nel 2010? La domanda latente è quindi l’insieme di utenti

No, non c’entra nulla con i rimbalzi del basket, come sembrerebbe 🙂 La parola rimbalzo però esprime bene il concetto: la Frequenza di Rimbalzo (o Bounce Rate) è la percentuale di utenti che visitano solo una pagina del tuo sito e se ne vanno, senza ulteriori interazioni. Una Frequenza di Rimbalzo ottimale, quindi, è quanto più prossima allo 0%. Perché è così importante? La Frequenza di Rimbalzo è uno degli indicatori

Apache HTTP Server o semplicemente Apache (si pronuncia “Apaci“) è una piattaforma server web creata e sviluppata da Apache Software Foundation. Questa piattaforma permette la gestione di ricezione e risposta di un server Web. È configurabile in diversi sistemi operativi tra cui Unix/Linux e Windows. È paragonabile ad IIS di Microsoft (Internet Information Service) che invece lavora nativamente in ambienti Windows. Attualmente è la piattaforma di server web più diffusa

In Google Analytics è possibile gestire l’attribuzione di link avanzata, ovvero poter gestire in modo più preciso i click dei link. Ad esempio, se avete un link che punta allo stesso URL e questo link lo avete in pagine diverse, senza l’attribuzione avanzata non potete sapere effettivamente in quale pagina risultano più click. Come lo implementiamo in Google Tag Manager? Ecco la guida su come implementare l’attribuzione di link avanzata

Google Tag Assistant è un’estensione del browser Chrome, installabile a questo link. Ogni buon marketer che utilizzi i prodotti Google può trovare interessante questo strumento. La funzionalità di Tag Assistant è quella di verificare la presenza di snippet di codice di tracciamento nelle pagine web che si visitano. Attualmente sono supportati i seguenti prodotti: Google Analytics Google Ads (Monitoraggio Conversioni e Remarketing) Doubleclick Floodlight Google Tag Manager Una volta installata l’estensione, vedrai comparire l’icona

Tipicamente, quando devi selezionare nel DOM un elemento, si utilizza l’ID. Se non mastichi  di HTML ti faccio un esempio: <input type=”submit” id=”bu-iscrivimi” class=”classe-pulsante classe-font-rosso  classe-simple” value=”ISCRIVIMI” /> In questo caso l’ID dell’elemento pulsante è “bu-iscrivimi”. Questo ID è (o perlomeno dovrebbe essere) univoco nella pagina. Attraverso l’ID è possibile quindi identificare un elemento nella pagina ed estrapolarne poi tutte le proprietà. Il CSS Selector invece utilizza le regole di

Joomla! è un CMS (Content Management System) per la realizzazione di siti web, nato nel 2005. Joomla! è caratterizzato dall’alto grado di personalizzazione e dalla disponibilità di numerosi moduli, componenti e plugin. È disponibile un plugin per Joomla! dedicato a Google Tag Manager, per gestire l’implementazione dello strumento direttamente dal CMS. Puoi scaricarlo da qui. Altri CMS molto diffusi sono WordPress e Drupal. Ecco il grafico delle ricerche relative a Joomla!,

Drupal è un CMS (Content Management System) open source utilizzato per la realizzazione di siti web ed e-commerce. Drupal si compone di moduli, che possono essere scaricati ed installati per implementare funzionalità aggiuntive. Esiste un modulo anche per gestire Google Tag Manager all’interno di un sito web sviluppato con Drupal, puoi scaricarlo da qui. Altri CMS molto diffusi sono WordPress e Joomla!. Ecco il grafico sulle ricerche relative a Joomla!, WordPress