As you probably know, Cookiegeddon arrived in March 2019. To put it in a nutshell, all profiling cookies (and not) created via JavaScript are natively deleted from the browser after a short time (you should read the article for details). I had revealed about 7 “tricks” to save yourself from Cookiegeddon but all seven are very technical, some really only for NERDS. In short, even if technically there was some
Set 2019
Come probabilmente saprai il Cookiegeddon è arrivato a marzo del 2019. Per farla breve tutti i cookie di profilazione (e non) creati via JavaScript vengono cancellati in modo nativo del browser dopo poco tempo (ti consiglio di leggere l’articolo per i dettagli). Avevo svelato circa 7 #barbatrucchi per salvarsi dalla Cookiegeddon ma tutti e sette sono molto tecnici, alcuni veramente per solo NERD. Insomma anche se tecnicamente qualche soluzione c’era,
Set 2019
Se sei arrivato fin qui, immagino tu abbia già letto il mio Glossario sul ToFu (e ripeto, non è una cosa che si mangia! 😜) e sul Mofu: sono rispettivamente la prima e la seconda fase del Funnel. Ricapitolando: il ToFu è la parte iniziale del funnel e ha l’obiettivo di attirare gli utenti e convertirli in lead. il MoFu è la parte centrale del funnel e il suo scopo è
Set 2019
Dopo aver esplorato le fasi e le caratteristiche del ToFu (Top of Funnel), siamo giunti nella seconda parte dell’imbuto, il MoFu (Middle of Funnel). Fai finta che io sia un Virgilio del digital e lasciati guidare alla scoperta dei meandri del funnel. Poi, che l’inferno della Divina Commedia abbia la forma proprio di un imbuto, non c’entra nulla col marketing 😅 Pronto per l’avventura? Iniziamo. Per farti comprendere come funziona
Set 2019
Sì, lo so: se sei un NERD o un maniaco della cultura giapponese questo nome fa subito pensare al formaggio di soia 😅 In realtà… ToFu è l’abbreviazione di “Top of Funnel“, ossia la parte iniziale del funnel. Il funnel (imbuto, in italiano che per fortuna non lo abbiamo mai chiamato così!) rappresenta tutti quei processi che un brand deve applicare per attirare gli utenti e trasformarli in clienti. Immagina
Set 2019
Con questa guida sto per svelarti la mia personale implementazione di Customerly con Google Tag Manager. Ho già scritto diverse guide relative a Customerly, ma solo grazie a questa implementazione sono riuscito a installare il plugin di Customerly dopo il Pageview. Lo script fornito da Customerly, infatti, funziona con successo SOLO al caricamento di pagina. In altre parole non c’è modo per far caricare la Chat in un particolare evento
Ago 2019
So che la GDPR non ti fa impazzire di gioia. Ma è indispensabile che tu abbia tutte le carte in regola se vuoi che la tua presenza online sia incontestabile. Altrimenti? Multe da migliaia di Euro! Il che non è decisamente così allettante. Quando si vociferava dell’entrata in vigore del nuovo regolamento sulla protezione dei dati — dopo il panico iniziale — mi sono subito messo alla ricerca di uno
Ecco un altro bellissimo caso studio dove grazie a Google Tag Manager Smarter Travel Media ha raggiunto dei benefici. Chi è Smarter Travel Media? Te lo dico subito 🙂 Rappresenta un portafoglio di diversi brand di viaggio che operano online, in particolare aiuta gli utenti a trovare il viaggio che fa per loro in base ai loro budget. Figo no? I siti del portfolio di Smarter Travel Media includono BookingBuddy
Ago 2019
Se ti occupi di B2B saprai sicuramente quanto è difficile analizzare le visite, interpretare i dati, ma anche targettizzare l’audience che ti interessa, sicuramente rispetto a un’azienda B2C. I tool di Analytics più comuni possono sicuramente darti delle informazioni sui singoli utenti che visitano il sito ma… e se a te interessasse capire per quale compagnia lavorano i tuoi utenti? Magari non ti stanno cercando per scopi personali, ma per
Ago 2019
Una volta scoperte le potenzialità della web analytics, è facile farsi prendere la mano e tracciare ogni singola azione che compie l’utente. E quando andrai a esaminare le informazioni raccolte, ti ritroverai davanti ad una marea di dati… da perderci la testa! 🙁 Questi casi vengono definiti Data Overload, ovvero un eccesso di dati. Che rischi si corrono? Se la tua attività e le tue scelte di mercato sono strettamente
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