Guida Base

Guida Base: Come migliorare l’efficienza del contenitore in Google Tag Manager

[Aggiornato il 28 Agosto 2020]

Come abbiamo visto, Google Tag Manager è un sistema che ti permette, in pochi passaggi e in totale autonomia, di installare nel tuo sito web degli strumenti per raccogliere più dati possibili. In questo modo, con il nostro GTM possiamo comandare ogni singolo strumento all’interno delle pagine del nostro sito (Yeaaaah!).

Quello che probabilmente non sai è che Tag Manager in realtà è un motore JavaScript: aggiunge alla pagina web dei pezzi di codice che potrebbero appesantire il caricamento delle pagine.

Google ha rilasciato un breve articolo con alcune linee guida per ottimizzare il contenitore di Google Tag Manager (lo trovi in fondo nei link consigliati).

Ottimizza il Contenitore

Quello che ci viene consigliato da Google è di mantenere un basso numero di Tag, Attivatori e Variabili, altrimenti il contenitore potrebbe non essere pubblicato nel caso superasse un certo limite (vedi la news sul limite del contenitore di Google Tag Manager).

Inoltre, è buona regola raggruppare i Tag simili, cercando di combinarli con meno Attivatori e Variabili possibili, magari utilizzando strumenti come le Espressioni Regolari e le Tabelle di Ricerca. Attenzione: non abusare di troppe regole nelle Tabelle, perché se sono troppo complesse possono portare all’effetto contrario (doh!).

Prima di procedere alla pubblicazione, cerca di pulire il contenitore da Tag, Attivatori o Variabili che non vengono più utilizzati, in modo da ridurre sia il peso del contenitore e sia la confusione tra i vari Tag installati.

Gli stessi Brian e Scott, ovvero i Product Manager di GTM hanno parlato proprio di questa tematica al SuperWeek 2020 (trovi dei dettagli nel capitolo 9 del mio libro “Google Tag Manager per chi inizia”)

Attenzione al codice inserito nel Tag HTML personalizzato

Prima di implementare JavaScript personalizzati o Tag HTML, assicurati che non siano già presenti all’interno di Tag Manager sotto forma di Tag, Attivatori o Variabili, dato che questi sono già stati ottimizzati da Google stesso e sono facili da configurare.

Infine, bisogna prestare attenzione all’uso di HTML Personalizzati, perché potrebbero essere poco performante e influire negativamente sull’esecuzione del sito, se non addirittura andare in conflitto tra di loro. In ogni caso, cerca di ottimizzare il codice che scrivi, così la sua esecuzione sia il più efficace possibile.

L’arrivo dei modelli

Nel 2019 sono arrivati i Modelli che hanno lo scopo proprio di ridurre notevolmente l’impatto di caricamento dei Tag portando quindi un benificio con un aumento delle performance del contenitore.

La nuova gestione dei Tag Server-Side

Il 12 Agosto 2020 arriva la gestione Server-Side di Google Tag Manager. Questa funzionalità riduce sensibilmente il caricamento di pagina e porta una serie di benefici a livello di gestione del dato.

Attenzione, il Server-Side non è del tutto gratuito poiché si appoggia a Google Cloud e ha un costo che parte da una 50 di €/mese. Tutto dipende dal numero di richieste che arriveranno a Google Cloud.

Come velocizzare il tuo lavoro

Dopo anni di smanettamenti ho creato Progetto Andromeda con lo scopo di pulire e ottimizzare il contenitore con pochissimi click.

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UPDATE – Abbiamo sviluppato e rilasciato la versione 2.0 del Progetto Andromeda, una versione più potente e completa con funzionalità di tracciamento e monitoraggio ottimizzate.

Si tratta di Tag Chef, la suite per Google Tag Manager (GTM) che ha vinto il Golden Punchcard Prize per la migliore soluzione di digital analytics durante la SuperWeek 2022 – il più importante evento mondiale del settore.

Per iniziare a usare Tag Chef e scoprire di più sul tool, puoi richiedere il livello gratuito da questa pagina.

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LINK UTILI:

Matteo Zambon

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