Sapevi che le whitelist e le blacklist esistono anche in Google Tag Manager? 🙂

No? Bene, in questa guida vediamo come configurare queste funzionalità poco conosciute e che potrebbero fare proprio al caso tuo.

Attraverso le whitelist e le blacklist hai la possibilità di limitare le tipologie di Tag, Attivatori e Variabili utilizzabili all’interno del contenitore.

Per impostare le limitazioni segui la guida ufficiale di Google, dove trovi tutti i possibili Tag, Attivatori o Variabili che puoi impostare con Google Tag Manager.
I Tag, gli Attivatori e le Variabili sono identificabili tramite l’ID o tramite la Classe, con i quali potrai specificare quale elemento può essere eseguito e quale, invece, deve essere bloccato.

Whitelist

La Whitelist consente l’esecuzione di Tag, Attivatori e Variabili se vengono rispettate le seguenti regole:

  • una volta definita la Whitelist, solo gli elementi inseriti al suo interno possono essere eseguiti;
  • è possibile utilizzare l’ID di Tag, Attivatori o Variabili;
  • utilizzando la Classe di appartenenza, vengono inclusi automaticamente tutti gli elementi, senza bisogno di inserire gli ID singolarmente.

Blacklist

La Blacklist blocca l’esecuzione degli elementi della lista se vengono rispettate le seguenti regole:

  • tutti gli elementi inclusi nella Blacklist vengono bloccati;
  • è possibile utilizzare l’ID di Tag, Attivatori o Variabili;
  • utilizzando la Classe di appartenenza, vengono inclusi automaticamente tutti gli elementi, senza bisogno di inserire gli ID singolarmente.

Interazione Blacklist – Whitelist

Nel caso in cui entrambe le liste siano definite, la Blacklist ha maggior priorità rispetto alla Whitelist.

Quindi, ricorda:

  • è possibile attivare un’intera Classe e bloccare solo alcuni elementi attraverso l’ID;
  • non è possibile bloccare un’intera Classe e attivare solo alcuni elementi attraverso l’ID.

Le Classi

Tieni sempre a mente che alcune Classi ne includono implicitamente delle altre.

Quindi:

  • se una Classe viene attivata, le Classi presenti nella colonna Whitelisted Automatically saranno attivate di conseguenza;
  • se una Classe viene bloccata, le Classi presenti nella colonna Blacklisted Automatically saranno bloccare di conseguenza.

Come configurare le Blacklist e le Whitelist

Per applicare queste limitazioni occorre avere l’accesso al codice del sito oppure essere in contatto con gli sviluppatori del sito.

Non solo: dovrai configurare le regole attraverso il dataLayer.

Come?

È più semplice di quello che credi: ti basta impostare le regole nel <head> del sito, prima del codice di installazione di Google Tag Manager.

<script>
window.dataLayer = window.dataLayer || [];
window.dataLayer.push({
    'gtm.whitelist': ['google'],
    'gtm.blacklist': ['html']
});
</script>
...
<!-- Google Tag Manager -->
<script>(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start':
new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0],
j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src=
'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f);
})(window,document,'script','dataLayer','GTM-XXXXXXX');</script>
<!-- End Google Tag Manager -->


Personalizza le due liste secondo le tue esigenze e… il gioco è fatto!

Prima di pubblicare qualsiasi limitazione, assicurati attraverso la modalità di debug e anteprima di non bloccare l’esecuzione dei Tag per il tracciamento nel sito.

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