Vediamo… Come potrei presentare Telegram? 🤔
Forse il modo più semplice (e provocatorio) di descriverlo è l’antagonista di WhatsApp 🙂
Telegram è un’app di messaggistica completamente gratuita nata nel 2013.
Come il suo fratellastro maggiore, anche Telegram supporta l’invio di vari tipi di file, come PDF, immagini, video, audio, etc.
Anche il layout delle due app è abbastanza simile, cambia soprattutto il colore: verde per WhatsApp, azzurro per Telegram.
A proposito, lo sapevi che Telegram è stata la prima app ad introdurre gli sticker, le GIF e i bot?
Ma veniamo al dunque…
Quali sono le differenze principali di Telegram?
Per prima cosa, Telegram si basa sul cloud.
Inoltre, puoi accedere alle tue chat da diversi dispositivi anche simultaneamente, grazie alla sincronizzazione istantanea.
In un solo dispositivo potrai collegare più account e ricevere messaggi da entrambi, mantenendoli però separati.
Nella sezione “Contatti” troverai già sincronizzati i numeri di telefono salvati nella tua rubrica, a patto che siano registrati a Telegram.
Inoltre, quando un tuo contatto si unirà a Telegram, verrai notificato immediatamente, così non ti perderai nessun aggiornamento.
Essendo un’app basata su cloud, anche chi non possiede il tuo numero di telefono può trovarti su Telegram. Come? Attraverso il tuo nome utente.
Quando scarichi l’applicazione, ti verrà chiesto di impostare una username personale (preceduta da “@”) e, per chi vuole, anche la bio. La user servirà per farti trovare da altri utenti, interessati a messaggiare con te.
Per avviare una chat con un utente di cui non possiedi il numero di telefono, ti basterà premere il pulsante per creare un nuovo messaggio e, nella barra di ricerca, incollare il nome utente del destinatario.
Nel caso in cui tu abbia bisogno di inviare informazioni riservate o foto private, hai la possibilità di utilizzare la chat segreta: non solo viene protetta dalla crittografia end-to-end (in questo caso solo mittente e destinatario potranno leggere i messaggi), ma i messaggi potranno essere auto-eliminati, grazie all’impostazione di un timer.
Come tutte le app di messaggistica che si rispettino, anche Telegram offre la possibilità di creare i gruppi, con delle funzioni molto interessanti.
I gruppi standard di Telegram possono contenere fino a 200 partecipanti; se il gruppo cresce, avviene in automatico l’upgrade a Supergruppo che può contare fino a 10.000 membri.
Sia nei gruppi che nei supergruppi, sono presenti degli amministratori e dei moderatori per gestire al meglio la chat.
Tra le varie opzioni, c’è la possibilità di rendere i gruppi Telegram pubblici, in modo da essere accessibili a tutti.
Esiste poi l’evoluzione dei gruppi e dei supergruppi: i Canali, ai quali basta iscriversi con un pulsante. Si tratta di una vera e propria comunità virtuale che si genera a partire da una passione o da un interesse.
La prima differenza rispetto a un gruppo è che i messaggi che vengono inviati tramite i canali Telegram sono sempre pubblici e rivolti a un ampio numero di persone: nei canali, infatti, non esiste un limite al numero di membri.
Inoltre, i canali possono trattare svariati argomenti e, per trovarli, basta cercare tramite la username del canale nella barra di ricerca di Telegram.
Qua arriva il bello, credimi! 🙂
Telegram offre la possibilità di creare dei chatbot da far intervenire durante una conversazione.
Ma che combinano ‘sti bot all’interno delle chat?
La loro funzione principale è rispondere ai messaggi e pubblicare news nei gruppi per tenere attiva la chat.
Tutto dipende da come vengono programmati (ovviamente devi avere qualche competenza IT per generare un chatbot).
Certi bot sono in grado di lanciare sondaggi o fare dei quiz agli utenti, altre volte riescono a cogliere l’ironia della chat e rispondono con messaggi irriverenti.
Uno degli elementi su cui si basa Telegram è il rispetto della privacy degli utenti.
A questo scopo, Nikolai Durov, uno dei due fondatori di Telegram, ha sviluppato il protocollo MTProto per criptare i messaggi delle chat.
Telegram è stato bandito in Cina, Iran e Russia per aver rifiutato di condividere gli accessi alle chat con questi governi.
A suo tempo, il secondo fondatore, Pavel, rispose a questi paesi che non sarebbe riuscito a condividere i dati delle chat, poiché ogni conversazione è criptata con chiavi di sicurezza così potenti che non sarebbe stato in grado di accedervi nemmeno lui.
—
Hai mai provato questa applicazione? Secondo te riuscirà mai ad arrivare ai numeri di WhastApp?
Fammi sapere nei commenti 🙂
LUISAVIAROMA è uno dei principali fashion e-tailer di lusso al mondo, con oltre 5 milioni…
All’interno del vasto e competitivo mercato della Grande Distribuzione Organizzata (GDO), Mondo Convenienza rappresenta uno…
Se ti occupi di marketing o advertising, saprai che i funnel rappresentano il percorso che…
È stato un nuovo record per il GA4Summit: oltre 500 professionisti e professioniste del web…
Negli ultimi mesi hai notato in Google Analytics 4 un calo improvviso e inspiegabile nelle…
Se ti trovi su questa guida è perché hai compreso che solo attraverso la Data…
View Comments
posso narrare le mie favole o storie?
Puoi fare quello che vuoi :D
ma si può scrivere dal computer?
Sì, da qui: https://web.telegram.org/
Ciao sarei curioso di sapere cosa significa la parola vibe prima del nome su telegram
Ciao, vibe è la vibrazione.
Ciao, per iscriversi,,
Ti basta scaricare l'app di Telegram :)