Sapevi che per raggiungere la prima posizione col tuo annuncio AdWords non basta offrire il costo per click più alto possibile?
Il CPC max (ovvero quanto hai deciso di puntare su una parola chiave) è solo uno dei fattori che aiuteranno Google AdWords a decidere la posizione del tuo annuncio (ovvero il suo ranking) rispetto a quello degli altri inserzionisti.
Ah sì? E quali sono questi altri fattori?
Ottima domanda 😀
Google, si sa, a volte è un po’ pedante (no, non è una parolaccia… o forse sì): non gli basta che tu sia l’inserzionista a pagare di più. Siccome ci tiene all’esperienza degli utenti, assegna un punteggio per valutare i tuoi annunci.
Lo fa alzando una paletta immaginaria assegnando un voto da 1 a 10 alla tua performance, come una giuria molto esigente durante le gare di nuoto.
Che ansia!
Il Punteggio di Qualità, in inglese Quality Score (QS) è proprio questo voto da 1 a 10 sulla paletta immaginaria di AdWords. È un modo che il sistema utilizza per valutare la qualità degli annunci, delle parole chiave e della pagina di atterraggio dell’annuncio, premiando l’inserzionista che ha offerto agli utenti la migliore esperienza.
Questo Quality Score è un fattore fondamentale che deciderà del destino del tuo annuncio andando a impattare sul suo ranking in SERP.
La simpatia? Gli passiamo una mazzetta sottobanco?
Noooo (grideremo tutti in coro all’unisono).
Anche se a volte è un po’ misterioso, Google utilizza dei metodi di valutazione. Questi sono quelli dichiarati ufficialmente:
Tuttavia non tutti gli elementi che influenzano il quality score sono resi noti ufficialmente… diciamo che sicuramente avere un buono storico nelle proprie campagne, ad esempio, è che un fattore che aiuta! Un po’ come avere un buon curriculum 😉
E tanti altri piccoli trucchetti, ma non posso certo svelarteli qua! (forse nella newsletter 😛 )
Anche questa ottima domanda 😀
All’interno della piattaforma, lo trovi nella tab “Parole chiave” come colonna, ma di default non è attivata. La devi abilitare andando su “Colonne” ► “modifica colonne” sotto la voce “Attributi“. Nella colonna “Stato” trovi un fumetto: se va lì sopra col mouse puoi leggere maggiori informazioni sul punteggio di qualità che AdWords ha assegnato, accompagnato da una valutazione più dettagliata della percentuale dei click prevista, la pertinenza dell’annuncio e l’esperienza sulla pagina di destinazione, che ti suggerirà cosa puoi fare per migliorare il QS.
Tendenzialmente puoi interpretare così la tua pagella AdWords, per capire se sei sulla strada giusta o se piuttosto forse sarebbe meglio fare dei ritocchini alla tua campagna:
Se sarai abbastanza bravo da avere un ottimo Quality Score (quindi da 8 in su), vedrai che potrai raggiungere ottimi risultati anche senza budget stratosferici: batterai i tuoi competitors con l’astuzia (e l’abilità, naturalmente!).
Infatti la formula utilizzata per calcolare il ranking dell’annuncio è questa:
AD Rank = (Costo per Clic max) x (Punteggio di qualità)
Ecco un video ufficiale di Hal Varian (Chief Economist di Google, mica l’ultimo arrivato).
Eccone un altro 🙂
Sai che vuol dire questo? Immagina questa situazione:
Il tuo concorrente ha offerto per una keyword un CPC max di 6€, ma il suo punteggio è basso (mettiamo caso 2/10).
Tu invece hai puntato la metà (3€) ma il tuo punteggio di qualità è 10/10.
In questo caso non solo ti aggiudicherai una posizione più elevata, ma spenderai pure meno di lui (marameo).
Direi che è una ragione più che valida per rimboccarsi le maniche, no?
Mettiti in gioco e fammi sapere come hai fatto a raggiungere 10/10!
Per saperne di più, puoi leggere la guida di Google Adwords:
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