L’acronimo PII sta per Personally Identifiable Informationovvero tutti quei dati che possono identificare in modo univoco gli utenti all’interno del tuo sito.

Come avrai notato l’attenzione che c’è sulla privacy si fa sempre più presente, ti consiglio quindi di leggere attentamente quello sto per spiegarti 🙂

Quali dati sono considerati PII?

  • Nome
  • Cognome
  • Numero di telefono
  • Email
  • Indirizzo
  • Carte di credito
  • ID di dispositivi mobile
  • Codice Fiscale

Raccogliere questo tipo di dati è severamente vietato da Google, e il concetto viene chiaramente ripetuto più volte anche all’interno dei Termini di Servizio di Google Analytics.

E ti dirò di più, non solo è vietato, ma nel caso Google si accorgesse che vengono passati questo tipo di informazioni all’interno del tuo account di Google Analytics, i tuoi dati verrebbero spazzati via a livello di Proprietà.

Come avrai ben capito, non è una cosa da prendere alla leggera 😉

Sì, ok Matteo… Ma io come faccio a sapere se sto raccogliendo questi PII?

Dove si trovano i PII?

È possibile anche utilizzare dei filtri specifici su Google Analytics per trovare questo tipo di dati ma ti elencherò brevemente i posti in cui è possibile individuarli:

  • Parametri UTM
  • Dati Importati
  • Stringhe di ricerca all’interno di URL
  • Parametri degli Eventi: Categoria, Azione ed Etichetta

E nel caso ti accorgessi di avere questi dati sensibili? Come risolvere questo problema?

L’unica cosa che ti consiglio è di collaborare con i tuoi sviluppatori al fine di interrompere immediatamente la raccolta dei dati PII.

Pssss… poi in realtà con Google Tag Manager potrebbe darti l’aiuto, ma è una cosa super avanzata (che non ho possibilità di spiegarti qui).

LINK UTILI:

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