Ti sarà capitato di chiederti: “Perchè la mia bellissima campagna pubblicitaria non sta funzionando?”.

Specialmente se si tratta del primo momento di contatto fra il target e il nostro prodotto, cioè della delicata linea di demarcazione che rende il nostro prodotto da sconosciuto a conosciuto, quello che spesso ci dimentichiamo è che i nostri potenziali clienti non sono lì ad aspettare che il nostro messaggio pubblicitario arrivi 🙂

Quotidianamente siamo tutti bombardati da tantissime informazioni su nuovi prodotti e servizi.

Cosa fare quindi? Beh, sicuramente una parte sottovalutata del lavoro di un advertiser, ma che dovresti prendere di più in considerazione, è la prima fase di contatto col Brand, appunto la Brand Awareness 😉

Esistono tanti modelli che rispecchiano le varie fasi del Funnel di Conversione. Uno di questi è il modello AIDA.

Il modello AIDA è stato uno dei primi storici modelli pubblicitari, presentato per la prima volta nel 1898 e diventato popolare molti decenni dopo.

L’acronimo sta per “Attenzione – Interesse – Desiderio – Azione” (in inglese Awareness – Interest – Desire – Action).

Secondo questo modello queste sarebbero le 4 fasi attraversate dal consumatore, partendo dalla semplice conoscenza del Brand (o del prodotto) fino alla conversione (l’Azione, appunto).
Un buon messaggio pubblicitario dovrebbe spingere il consumatore all’interno del Funnel seguendolo nella Customer Journey.

Vediamo meglio le varie fasi una per una.

  1. Attenzione: in questa fase il messaggio pubblicitario deve essere in grado di colpire l’attenzione, appunto, del consumatore, e di fare uscire il brand/prodotto dall’anonimato.
  2. Interesse: in questa seconda fase si fa uno step in più. La pubblicità, oltre che essere in grado di far riconoscere il prodotto, deve colpire il consumatore al punto da suscitare il suo interesse.
  3. Desire: ecco che ci avviciniamo a qualcosa di più completo. In questa terza fase si tratta di stimolare qualcosa in più nella mente del consumatore rendendo il Brand/prodotto appetibile, suscitando un interesse più intenso e la voglia di acquistare.
  4. Azione: nella fase finale, infine, parliamo di spingere il consumatore all’Azione, che nello specifico sarebbe la Conversione.

 

Oggi sappiamo che il percorso è un pochetto più complesso.

Il modello AIDA col passare del tempo è stato arricchito con altre fasi intermedie o anche superato da altri modelli (ad esempio un modello che mi piace molto è il See, Think, Do, Care di Avinash Kaushik, Digital Marketing Evangelist di Google… uuuuhhh).

In tutti i casi è sempre utile conoscere questo modello 🙂

 

Ma, in pratica, per cosa posso usarlo?

Puoi decidere vari step dei tuoi messaggi pubblicitari, oppure potresti usarlo come modello da seguire per strutturare una newsletter o una landing page, o ancora puoi utilizzarlo per creare una strategia che segua diverse fasi del funnel. Scegli tu! 😉
Puoi anche abbinare vari canali pubblicitari online e offline per ognuna delle fasi del modello.

 

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