Un social network dedicato al lavoro e al suo mercato? Nell’era del digitale come poteva mancare? Sì, avrai già capito: sto parlando proprio di LinkedIn.

Ormai di social ne abbiamo piene le tasche, ma LinkedIn è diverso, sul serio!

L’obiettivo di LinkedIn è quello di intrecciare dei collegamenti tra le varie figure professionali.

Ogni iscritto possiede un profilo nel quale indica il proprio percorso di studi e di carriera.

Qualsiasi utente può visualizzare il profilo lavorativo di un altro iscritto e chiedergli il collegamento, in modo da ricevere i suoi aggiornamenti e allargare la propria rete di conoscenze professionali.

E, chissà, prima o poi questi collegamenti apriranno la strada a nuove opportunità lavorative 🙂

Come è nato

LinkedIn è stato fondato nel 2002 per poi essere lanciato ufficialmente nel 2003.
Fin da subito ha cominciato ad attirare l’attenzione di molti: in poco più di 1 anno ha raggiunto 1 milione di utenti registrati.

A marzo 2019 il bacino di utenti è arrivato a 610 milioni [Fonte: LinkedIn].

Siamo abituati ai numeri di Facebook e di Instagram, ma anche questo social non scherza!

Ah, quasi dimenticavo. 

Nel 2016 LinkedIn era stato comprato da Microsoft per 26.2 miliardi di Dollari [Fonte: Wall Street Journal].

Nonostante ciò, la sua identità non ha subìto variazioni, anche il CEO (Jeff Weiner) è rimasto al suo posto.

milioni utenti iscritti linkedin social

Fonte: Statista

Come funziona

Sfatiamo subito un mito: molti pensano che il profilo LinkedIn sia semplicemente la copia digitale del proprio CV (Curriculum Vitae). Ehm… no!

LinkedIn rappresenta molto di più: permette di raccontarsi non solo attraverso il proprio percorso di carriera, ma anche con gli hobby, gli interessi extra lavorativi e le cause che ci stanno a cuore.

Lascia molto più spazio alla nostra personalità e al nostro lato umano rispetto ad un’apatico Curriculum (bleah!).
Insomma, siamo molto di più del nostro lavoro!

E i datori di lavoro? Beh loro possono creare un profilo per la propria azienda e creare annunci di lavoro ai quali gli utenti possono candidarsi.

Collegamenti

I collegamenti LinkedIn funzionano un po’ come “l’amicizia” su Facebook: se sei interessato ad un profilo, ti basterà chiedergli il collegamento per vedere tutti i suoi aggiornamenti.

I collegamenti possono essere di 1°, 2° o 3° grado.

Collegamenti di 1° grado. Sono le persone con le quali sei collegato direttamente. Significa che hai accettato il loro invito o loro hanno accettato il tuo: vedrai l’icona “1°” accanto al loro nome nei risultati di ricerca e sul loro profilo.

Collegamenti di 2° grado. Sono le persone collegate ai tuoi collegamenti di 1° grado (l’amico del tuo amico, per intenderci) alle quali puoi inviare un invito a connettersi a te.

Collegamenti di 3° grado. Sono le persone collegate ai tuoi collegamenti di 2° grado.

Più persone avrai collegate a te, più il tuo account performerà, riuscendo a produrre risultati in termini di visibilità e opportunità.

Newsfeed

Come tutti i social, anche LinkedIn crea un newsfeed personalizzato sul quale puoi vedere gli aggiornamenti dei tuoi contatti e i contenuti da loro consigliati.

Dato che il mondo di LinkedIn è molto professionale, lo sono anche le sue interazioni: dimenticati di likare o cuorare i post, gli utenti di LinkedIn interagiscono tramite il tasto “Consiglia“.

Un consiglio (perdona il gioco di parole 😀). Per aumentare la visibilità del tuo profilo, non devi lasciarlo sedimentare: sfrutta al massimo la piattaforma per condividere post o scrivere degli articoli. E a questo proposito…

LinkedIn Pulse

LinkedIn ha predisposto anche una piattaforma di blogging, chiamata Pulse.

Con Pulse puoi scrivere i tuoi articoli direttamente online, impostare un’immagine in evidenza e inserire gli heading tag.

È una cosa fighissima, no? 🙂

Una volta pubblicato l’articolo, i tuoi collegamenti riceveranno una notifica, così che i tuoi contenuti non vengano persi di vista.

I Pulse rappresentano un’ottima opportunità per aumentare le interazioni con i propri contatti, per portare visibilità al proprio profilo oppure per veicolare traffico su un sito.

Ma la cosa più importante è che il blog di LinkedIn ha alle spalle una community già attiva e i contenuti sono immediatamente visibili e usufruibili. Il tutto a costo zero: niente acquisto di domini o canoni hosting.

Tutto molto bello fin qui, ma c’è un però…

I Pulse non sono personalizzabili a livello di grafica o layout. Gli articoli sono uniformi e poco identificabili con un brand o con un profilo specifico.

Altra pecca: non si può pianificare la pubblicazione automatica degli articoli. Argh!

Detto questo, il sistema di blogging di LinkedIn è un’ottima alternativa per pubblicare contenuti di interesse e, allo stesso tempo, interagire con la tua rete.

Per Pubblicare un Pulse vai su “strumenti di publishing” e clicca su “scrivi un articolo”.

Ads

I contenuti sponsorizzati esistono anche su LinkedIn e si possono creare tramite la piattaforma LinkedIn Business.

Targeting

La funzione Targeting ti permette di definire il target dei tuoi ads, scegliendo tra 3 opzioni:

  1. Website retargeting
  2. Contact targeting
  3. Account targeting

Website retargeting

Dopo aver installato uno snippet nel tuo sito, l’annuncio verrà visualizzato da chi ha visitato le pagine del sito o non ha portato a termine una conversione. Per lanciare la campagna, però, il tuo target deve contare minino 300 utenti.

Contact targeting

Questa ads lavora direttamente sui contatti email. Ti basta dare in pasto a LinkedIn un file con gli indirizzi email dei tuoi contatti e l’annuncio verrà visualizzato solo da chi è presente nella lista. LinkedIn consente di collegare il tuo account business con i tool per la marketing automation come HubSpot e Marketo, così da facilitare l’importazione dei contatti.

Account targeting

Tramite l’account targeting puoi scegliere con più precisione a quali contatti far vedere il tuo annuncio. Dopo aver importato un file CSV con una lista di aziende che rappresentano il tuo target, LinkedIn esporterà gli utenti che lavorano per quelle aziende e mostrerà il tuo annuncio proprio a loro.

Tipi di Ads

  1. Sponsored Content. Si tratta di un annuncio che comparirà scorrendo il newsfeed.
  2. Sponsored Inmail. Si tratta di un messaggio che comparirà nella chat di LinkedIn con un testo personalizzato.
  3. Text Ads. È un annuncio posto in uno spazio dedicato della sidebar del social.

E con Google Tag Manager come la mettiamo?

Fra i Tag predefiniti di Google Tag Manager esiste anche il Tag “LinkedIn Insight”, lo sapevi?

È un Tag che serve ad installare il tracciamento delle conversioni per le campagne pubblicitarie Pay-per-Click e Remarketing su LinkedIn. Ho scritto una bellissima guida al riguardo.

 

Com’è la tua esperienza su LinkedIn? Mi hai già chiesto il collegamento? No? Rimedia subito: www.linkedin.com/in/zambonmatteo/ 🙂

Link utili:

Condividi anche tu Google Tag Manager!
  • Reply

    Marco

    16 05 2020

    Non ho capito bene la differenza tra collegamenti e contatti

    • Matteo Zambon

      21 05 2020

      Sono la stessa cosa Marco 🙂

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