I First Party Data (ovvero i Dati di Prima Parte detti anche Dati Proprietari) sono informazioni che un’azienda raccoglie e gestisce direttamente dai propri clienti, questi dati servono per migliorare, integrare e ridurre la necessità di altri tipi di dati.
Per capire meglio sono sono i First Party Data diamo uno sguardo ai diversi tipi di dati che un’azienda può avere accesso e utilizzare.
Ne esistono di tre tipi:
I First Party Data, come ti ho accennato all’inizio, sono dati sui clienti raccolti direttamente dall’azienda e di cui ne è proprietaria e responsabile. Direi che sicuramente sono i dati più importanti 🙂
Queste informazioni possono essere raccolte tramite software o sistemi di proprietà dell’azienda stessa e possono essere utilizzati per creare annunci, contenuti ed esperienze per soddisfare gli interessi degli utenti.
Ecco qualche esempio:
I Second Party Data, o Dati di Seconda Parte, non sono altro che Dati di Prima Parte che provengono però da un partner di fiducia.
In pratica questi dati non vengono raccolti direttamente dall’azienda che poi li utilizza, ma vengono “condivisi” da un’azienda partner di fiducia, la quale li ha raccolti personalmente.
Questi dati hanno un valore molto importante, perché non sono dati che vengono venduti apertamente e che quindi possono essere acquistati da chiunque, come i Third Party Data che vedremo dopo.
Un esempio molto semplice di utilizzo di Second Party Data è un publisher che condivide i dati sui suoi utenti con un inserzionista che desidera pubblicare annunci sul suo sito.
Arriviamo adesso ai Third Party Data, o Dati di Terza Parte, come si intuisce dal nome sono informazioni provenienti da una terza parte e quindi esterna all’azienda.
Questi dati non provengono da una relazione diretta tra un cliente e un’azienda, ma provengono da una ampia varietà di fonti sul web, i quali poi vengono aggregati, segmentati e venduti alle aziende per uso pubblicitario.
Un esempio di Third Party Data sono le inserzioni su Facebook o le campagne pubblicitarie su Google Ads, dove un’azienda prende in “prestito” informazioni sulla posizione degli utenti o sui loro interessi per pubblicizzare i propri prodotti o servizi.
Sembra una banalità dirlo, ma ripeterlo non fa mai male. Anzi.
Conoscere i propri clienti è la base per il successo di un’azienda.
I maggiori esperti di Marketing affermano che i Dati di Prima Parte ottengono il maggior ritorno sull’investimento di qualsiasi altro tipo di dati, inoltre fidelizzare i propri clienti è meno costoso e più redditizio che trovare nuovi clienti.
I clienti abituali in media spendono il 33% in più in un’azienda rispetto ai nuovi clienti e un quinto dei clienti esistenti può rappresentare l’80% dei profitti futuri.
Nonostante l’importanza, molte aziende non hanno le giuste tecnologie o la giusta strategia di misurazione per sfruttarli al massimo e quindi si affidano ai Dati di Terza Parte per “colmare i buchi”.
Sebbene i Dati di Terza Parte possono essere utili nell’ambito delle strategie di acquisizione, hanno alcuni limiti per cui in una strategia di Marketing di un’azienda non possono essere l’unica fonte di dati.
Vediamone alcuni:
Quale modo migliore per fidelizzare i clienti attuali e segmentare nel modo più dettagliato possibile il processo di acquisizione dei nuovi clienti dell’usare dati reali che provengono dall’interazione diretta del cliente con la tua azienda?
In questo modo l’azienda è in grado di comprendere e rispondere ai desideri, ai bisogni e alle intenzioni dei clienti per creare il tipo di esperienze personalizzate e altamente mirate che guidano la fedeltà e la fidelizzazione del marchio.
Davvero molto utile, non trovi?
Ecco i principali vantaggi dei First Party Data:
Ovviamente da soli non sono sufficienti per una strategia di Marketing completa al 100%, l’ideale è utilizzare tutti e tre i tipi di dati che abbiamo visto, però con particolare attenzione e affidamento ai Dati di Prima Parte.
Adesso che sappiamo cosa sono i First Party Data e come possiamo utilizzarli, vediamo ora quali sono le fonti da cui possiamo raccoglierli.
Ecco la lista di alcune delle principali fonti:
Vediamoli velocemente nel dettaglio:
Il sito Web di un’azienda può fornire un’enorme quantità di dati sui clienti, da nomi e indirizzi mail fino al comportamento e alle transazioni. Ti basta dare un’occhiata alla quantità di guide che ci sono in Tag Manager Italia (Guide Base, Guide Avanzate, Guide su GA4, News) per avere un’idea della quantità di Dati di Prima Parte che puoi estrarre da un sito web 🙂
Poi ci sono le App, che possono fornire dati sui clienti forse più entusiasti del marchio, alla fine si sono presi la briga di scaricarsi l’App giusto?
L’email offre dati sull’interesse dei clienti verso l’azienda, offre dati come tassi di apertura, di click e di rimbalzo.
Questi dati granulari consentono all’azienda di segmentare il pubblico e di eseguire campagne pubblicitarie mirate ai diversi gradi di coinvolgimento dei clienti.
I dati che si possono ricavare dagli SMS sono simili, perché anche questo tipo di comunicazione è intima, perciò i clienti che acconsentono di interagire con l’azienda via SMS mostrano un alto grado di interesse.
Questi dati sono forse la risorsa più grande che ha un’azienda per il targeting online e per il monitoraggio dei suoi migliori clienti, grazie appunto al CRM.
Sono dati offline che aiutano l’azienda nella personalizzazione dei prodotti e servizi che offre basandosi sulla cronologia degli acquisti dei clienti. Grazie a questi dati per esempio, un’azienda può vedere cosa vende, cosa non vende, a chi e dove.
È tecnologia bluetooth per interagire con i clienti attraverso dispositivi mobili in base alla loro posizione offre un enorme potenziale di dati poiché cattura aspetti dettagliati sul comportamento dei consumatori.
In questo articolo abbiamo visto l’importanza della raccolta e della gestione dei First Party Data da parte di un’azienda e come combinarli con gli altri tipi di dati per migliorare la strategia di misurazione e di marketing.
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Sarò felice di risponderti 🙂
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