Ahhh, i dati, che cosa bellissima!
Se mi conosci (anche solo alla lontana) sai quanto sono ossessionato dall’importanza dell’analisi dei dati e quanto la ritenga un’operazione fondamentale per chiunque si occupi di marketing.
Probabilmente se fossi un guerriero medievale scenderei nel campo di battaglia brandendo la bandiera dell’Analisi dei Dati, cercando di conquistare le terre gestite dai Fuffaioli Senza Dati 🙂
Ma tornando ai nostri giorni, nei progetti web e nelle strategie di crescita a livello di business non basta più solamente raccogliere e analizzare i dati. Bisogna anche saperli visualizzare e comunicare.
“Eh?! Che intendi Matteo?”
Ora te lo spiego 😀
C’è una nuova “arma” che aiuta noi guerrieri moderni a gestire e visualizzare qualsiasi tipo di small data, big data o smart data di ogni natura, origine, forma e dimensione. Insomma qualsiasi cosa che possa essere rappresentata in maniera visuale.
Questa affascinante attività, una sorta di mix tra arte e scienza, si chiama Data Visualization ed è squisitamente collegata al mondo della statistica, dell’infografica e della data analysis.
Eh…’spetta che ti spiego meglio!
La si può definire come un’evoluzione della comunicazione visuale e comprende la creazione, l’esplorazione e la rappresentazione visuale e interattiva di dati. (Uuuuh, figata detta così! 😀 )
Ma approfondiamo insieme alcune delle sue caratteristiche.
La Data Visualization, in poche parole, fa “parlare” i dati, che possono prendere vita in visualizzazioni interattive e grafici animati. In questo modo, diventa più facile scovare trend e fenomeni non subito visibili durante una prima analisi (tipo leggendo una noiosa e chilometrica tabella numerica, bleah).
Inoltre, grazie all’incrocio di variabili e dati, si possono scoprire tante, tantissime cose, come ad esempio punti di vista differenti su dinamiche complesse.
Senza dimenticare la facilità di lettura delle informazioni e la possibilità di interazione e coinvolgimento dell’utente!
Beh, c’è da dire che già nei secoli scorsi i nostri predecessori avevano iniziato a rappresentare le comunicazioni a livello visuale. Pensa che il classico diagramma a torta è stato utilizzato per la prima volta nel 1801 da William Playfair, uno statistico scozzese! (Lo ammetto, questo l’ho googlato).
Ma è con lo sviluppo della tecnologia, con i pc prima e la connessione internet poi, che l’elaborazione dei dati ha fatto un enorme salto in avanti, grazie alla velocità di analisi e di calcolo dei computer, nostri immancabili e fedeli (circa) compagni di lavoro.
In realtà i motivi sono tanti, ma cerco di riassumerti i principali:
Fino a qui tutto bene direi, no?
E adesso che ti ho convinto di quanto la Data Visualitazion sia importante per la tua attività, nasce un dubbio….
“Matteo, io non ho mica voglia di fare i grafici a mano. Lo sai vero??”
Ehm, si ovviamente! Pure a me fa schifo farli a mano 🙂
Ci sono vari strumenti che si stanno rapidamente evolvendo e che fanno esattamente quello che ti serve. Cioè prendono i dati da varie fonti, li aggregano e ti permettono di visualizzarli in diagrammi, tabelle, grafici e timeline.
Te ne indico alcuni:
Il re dei tool free per la reportistica, direttamente da casa di Big G. Disponibile da un paio d’anni e costantemente migliorata e aggiornata, la nuova piattaforma completamente gratuita di Google permette di generare delle reportistiche in modo facile e intuitivo. Collegando diverse fonti di dati, è possibile creare dei report dinamici che comprendono tabelle, immagini e grafici.
Tool a pagamento, è considerato come uno dei migliori software di Data Visualitazion… e c’è un motivo! È semplice da usare, permette di produrre grafici e visualizzazioni interattive avanzate ed è in grado di gestire enormi set di dati. Ma non solo. Si aggiorna automaticamente o a seconda di schedulazioni programmabili e crea dashboard facili da leggere e condividere, offrendo iconografiche utilizzabili nei report per cogliere le correlazioni tra i vari indici statistici. Inoltre, supporta vari programmi come SAP, MySQL, Amazon AWS e Teradata per l’analisi dei Big Data.
Anche questo è uno strumento a pagamento, è il principale competitor di Tableau. Si distingue per un’elevata capacità di personalizzazione un’ampia gamma di funzionalità, il che lo rende leggermente meno intuitivo e più ‘smacchinoso’. Oltre alla visualizzazione dei dati, offre potenti funzionalità di business intelligence e di reporting aziendale. Viene comunemente usato insieme a Qliksense, applicazione di analisi dati che combina qualsiasi numero di sorgente dati, indipendentemente dalle dimensioni.
Altro tool a pagamento. Datawrapper sta diventando sempre più popolare tra le medie organizzazioni (soprattutto nel settore del giornalismo) che vogliono avere sottomano le statistiche aggiornate in un formato più comprensibile. Ha un’interfaccia semplice e chiara che permette di caricare facilmente file csv e di creare grafici e tabelle. Ha una versione limitata gratuita e una completa a pagamento.
Uno strumento per la creazione di infografiche semplice e veloce da utilizzare. Il pannello è minimale e intuitivo e si possono scegliere template, generare grafici e mappe, condividere le infografiche o integrarle in un sito web. Infogram è disponibile in versione free limitata o ad abbonamento.
Web GIS che consente la pubblicazione di mappe online in modo semplice e veloce. In altre parole, è una piattaforma integrabile su web e sulle app che permette di costruire potenti applicazione di location intelligence con il migliore flusso di dati disponibile, mettendo in correlazione i dati tabulari e le mappe.
Uhh, questo l’ho usato parecchio. È gratuito ed è di Google. Consente, attraverso delle librerie JavaScript, di creare un’ampia gamma di grafici customizzabili, integrabili senza l’utilizzo di plugins, controllabili tramite una dashboard interatttiva e embeddabili all’interno dei siti web.
Una volta scelto lo strumento o il tool con cui dare forma ai tuoi report interattivi, non mi resta che lasciarti con alcuni consigli utili, da applicare qualsiasi sia la piattaforma che utilizzerai.
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