Glossario

Glossario: CRO (Conversion Rate Optimization)

Indovinello: se il leone faceva ROAS,  qual è l’animale che fa CRO?

Pessima battuta, vero? 😀 Basta, torniamo seri!

CRO è un fantastico acronimo che sta per Conversion Rate Optimization, ovvero l’Ottimizzazione del Tasso di Conversione di un sito web.

Facciamo un passetto indietro: il tasso di conversione è il rapporto fra il numero di visitatori del tuo sito web e il numero di conversioni effettive.

Con ottimizzazione del tasso di conversione (CRO) intendiamo tutte quelle tecniche finalizzate a far aumentare questa percentuale. In pratica, serve a fare in modo che il tuo sito sia sempre più convincente per i tuoi potenziali acquirenti e che un numero sempre maggiore di utenti si avventuri più in fondo possibile nel funnel di conversione 🙂 (ecco, l’ho detto!).

Sembra una favola, vero? Come si fa?

C’è una ricetta per la CRO? 250gr di UX, mezzo chilo di questionari agli utenti e Heatmaps Q.B.?

Ahimè, no.

Come al solito, la risposta è: DIPENDE. Ogni caso va analizzato a parte.

Ma ci sono sicuramente delle cosette a cui fare attenzione solitamente per migliorare la CRO del tuo sito.

Sicuramente uno degli ingredienti segreti della CRO sono i test. Test A/B o multivariati, l’importante è testare. Non ci si può basare sulle supposizioni 🙂 i risultati dei tuoi test potrebbero stupirti (uuuuhhh) e rivelarti che quello che davi per scontato poteva essere totalmente l’opposto.
Solo testando potrai confrontare versioni diverse del tuo sito, misurare misurare misurare, capire quale delle varianti funziona di più e infine implementarla 🙂

 

COME FACCIO A MIGLIORARE LA MIA CRO?

Fai attenzione al layout delle tue pagine web. Le Call to Action sono chiare e ben visibili? Tutti gli elementi importanti del sito sono ben evidenziati? I colori e le immagini sono azzeccate? Eccetera eccetera…

Ci sono problemi di usabilità? Il sito è facile da navigare? È agevole cercare i prodotti, se si tratta di un e-commerce? Il check-out ha dei problemi?

Oppure puoi tenere d’occhio alcuni numeretti interessanti nei tuoi dati analytics, come il Bounce Rate, il tasso di uscita, il tempo di permanenza medio, il numero di pagine visitate… questo ti permette di capire se i tuoi visitatori sono interessati al tuo sito, se hanno difficoltà di navigazione ed eventualmente dove per poi risolvere il problema 🙂
Ad esempio: i tuoi utenti abbandonano sempre il sito arrivati al carrello? Io due domande magari me le farei.

Oppure ancora potresti anche chiedere direttamente ai visitatori cosa ne pensano del sito. Chi potrebbe dirtelo meglio di loro, del resto?
Un tool che mi sento di consigliarti potrebbe essere HotJar 🙂 Ti aiuterà anche creare delle Heatmaps e a registrare quello che fanno gli utenti sul tuo sito per capire il loro comportamento di navigazione e rilevare eventuali problemi. Molto molto fico. Naturalmente puoi installare HotJar anche con Google Tag Manager, ma che te lo dico a fare ormai? 😀

Questi sono solo alcuni esempi: ci sono tante cose a cui prestare attenzione per migliorare la tua Conversion Rate Optimization.

 

Perchè è importante la CRO?

Uuuuuhh… per tantissime ragioni.
Intanto perchè è inutile portare i tuoi visitatori sul sito se poi questo non è abbastanza convincente 🙂 non vorrai mica investire in strategie di online marketing a vuoto, vero? Non basta avere delle Campagne PPC ultra-ottimizzate, un posizionamento SEO da capogiro o campagne email super accattivanti, se poi l’utente magari non trova il pulsante per acquistare 🙂 ahi-ahi-ahi. Se ci sono degli ostacoli in uno degli step del funnel di conversione, praticamente gli sforzi precedenti sarebbero sprecati 🙁

E poi la CRO è importante per migliorare sempre di più i risultati. Anche se il tuo sito ha già un buon tasso di conversione, scommetto che con un’analisi CRO a dovere potrai aumentare ancora il più il tasso di conversione.
Non ti interessa? Non ci credo neanche un po’ 😀

E questi sono solo alcuni dei motivi per cui dovresti iniziare a curare la CRO del tuo sito.

Cimentati e poi fammi sapere cosa hai fatto e com’è andata 🙂

 

Matteo Zambon

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