Da quando hai configurato la Consent Mode v2 (CM v2) hai notato cali improvvisi o anomali nel traffico e nelle audience di Google Ads?
Confrontandomi con la community internazionale di digital analyst, ho appurato che è un problema diffuso, e dopo aver effettuato centinaia di test e implementazioni sono riuscito a capire e isolare le motivazioni.
Vediamo quindi i risultati dei miei test, quali sono le cause e le soluzioni che puoi adottare per riprendere il controllo ottimale dei costi e delle conversioni delle tue campagne di remarketing con Google Ads, rispondendo a domande come:
Ecco cosa approfondirò in questo articolo:
Iniziamo!
P.S.: Per i più coraggiosi ho pubblicato una versione di questo articolo che scende nel dettaglio tecnico del problema e delle soluzioni al problema del calo del traffico e delle audience Google Ads in seguito alla configurazione della CM v2.
Se sei tra questi impavidi tecnici, qui trovi il mio articolo specifico (in inglese).
Prima di procedere oltre, se non lo hai già fatto, ti consiglio vivamente di leggere la mia guida completa sulla Consent Mode v2, in cui ti spiego tutto (ma proprio tutto) sulla nuova CM v2 (e sulla Consent Mode in generale).
In generale, prima di proseguire nella lettura devi tenere a mente alcuni concetti chiave.
Puoi configurare la CM v2 in due modi:
La CM v2 prevede due nuovi parametri, fondamentali se vuoi continuare ad usare le conversioni di Google Ads nella configurazione Avanzata:
N.B.: forse ribadisco l’ovvio, ma solo se l’utente ha dato il consenso ai cookie potrai utilizzare i dati degli utenti per alimentare le tue campage di remarketing.
In questo scenario purtroppo la documentazione ufficiale di Google non aiuta a fare chiarezza.
Ecco perché mi raccomando sempre di non delegare la corretta implementazione e funzionamento della CM v2 al solo controllo e confronto con le guide e documentazioni ufficiali di Google, perché esse risultano essere piuttosto generiche.
Allo stesso modo, le guide all’implementazione della CM v2 realizzate dalle principali Consent Management Platform (CMP) propongono soluzioni incomplete o “conservative”, con la conseguenza di raccogliere meno dati meno numerosi e precisi, a discapito delle performance delle campagne pubblicitarie aziendali.
In particolare, la prima parte della documentazione pubblicata da Google Tag Manager relativa alla CM v2, oltre al già menzionato parametro specifico introdotto con la CM v2 per gestire il consenso alla personalizzazione degli annunci (ad_personalization), riporta un altro parametro che permette di raggiungere il medesimo risultato (allow_ad_personalization_signals).
Viceversa, la documentazione pubblicata da Google Ads spiega come usare il parametro allow_ad_personalization_signals per disabilitare la personalizzazione degli annunci, ma non menziona nulla riguardo il nuovo parametro ad_personalization.
Google di fatto ha creato due parametri che fanno la stessa cosa, ossia gestire la personalizzazione degli annunci:
Se usati insieme, i due parametri possono andare in conflitto, rischiando di generare discrepanze nei dati, inspiegabili cali di traffico e nelle audience di remarketing di Google Ads e conseguenti aumenti di costi pubblicitari a causa di un targeting meno efficiente.
Come usare i due parametri senza danneggiare la precisione dei dati che raccogli dalle tue campagne online?
La sovrapposizione dei compiti dei due parametri ad_personalization e allow_ad_personalization_signals è responsabile di eventuali cali nel traffico e nelle audience di remarketing nei tuoi report in GA4 e Google Ads?
Ora ti spiego in dettaglio le due principali ragioni per cui potresti aver notato un calo nel traffico e nelle audience di Google Ads in seguito al rilascio della CM v2 e ti mostro come risolvere il problema.
“Matteo, ma io non ho toccato nulla, non ho implementato la Consent Mode v2, eppure ho notato un calo improvviso”…
La risposta breve è… il calo è dovuto proprio alla mancata configurazione della CM v2! 🙂
Infatti, l’arrivo della CM v2 non è dovuto a motivi tecnici.
Viceversa, è stata introdotta in conseguenza dell’entrata in vigore del Digital Markets Act, la normativa europea nata con lo scopo di limitare il monopolio delle grandi piattaforme online, identificate come “gatekeepers”.
In questo contesto e in qualità di gatekeeper, entro Google era obbligato a offrire un sistema di gestione dei consensi degli utenti che impedisse di usare a fini pubblicitari i dati personali degli utenti che non avevano espresso il loro consenso al trattamento per finalità di marketing.
Per tutelarsi, dal 6 Marzo 2024 Google ha quindi reso obbligatoria l’implementazione della Consent Mode v2 per tutti i professionisti del web che vogliono continuare a raccogliere dati di qualità e numerosi e a lanciare campagne remarketing con Google Ads.
In altre parole, se dal 7 marzo a oggi NON hai implementato e ottimizzato la CM v2 per il tuo e-commerce, landing page o sito web, le tue dashboard di Google Ads in merito ai dati raccolti potrebbe assomigliare a questo grafico.
In sostanza: No CM v2 = Meno dati = No remarketing.
In questo caso la soluzione è semplice: implementa subito la CM v2!
Se vuoi farlo in autonomia, ti consiglio di seguire il videocorso pratico “Clear Consent v2” che trovi all’interno di Analytix School, la nostra nuova scuola formativa! 🙂
Vediamo ora il caso più anomalo in cui:
Sono sincero, mi ci sono voluti diversi test e analisi su molti account Google Ads e GA4 diversi per risolvere il mistero e trovare una soluzione.
Vediamo tutto con un esempio concreto basato sul caso studio reale di un account di un cliente di Tag Manager Italia.
L’immagine qui sotto mostra un report del Tag di conversione di Google Ads (con una finestra temporale di 30 giorni).
Se osservi la linea blu relativa al numero di hit registrate e provenienti dalle campagne Google Ads, noterai che l’andamento mostra alti e bassi regolari, ma in media sempre attorno alle 40.000 hit.
A partire dal 15 Marzo si verifica un calo netto e improvviso (indicato dalla freccia rossa).
Questa immagine invece mostra lo stesso report, dello stesso account Google Ads, con la medesima finestra temporale di 30 giorni, ma relativa a un’analisi effettuata non il 15 Marzo, bensì qualche giorno dopo (il 19 Marzo):
Cosa noti?
Nella prima immagine, le hit del 13 Marzo sono meno di 40.000.
Nella seconda immagine, le hit del 13 Marzo sono diventate 45.570.
Questa discrepanza è dovuta a un ritardo nella visualizzazione delle informazioni corrette nell’interfaccia utente (UI) del report.
Facciamo una ulteriore verifica per accertarci che questa teoria sia corretta.
Come puoi vedere, il 22 Marzo il numero delle hit dello stesso account Google Ads arrivano a 55.134.
Dando un’occhiata all’andamento delle linee blu relative ai dati relativi alle audience delle campagne dell’account, come puoi vedere non si registrano cali:
A questo punto, puoi tirare un sospiro di sollievo: si tratta solo di un ritardo!
Aspetta qualche giorno… e come per magia, le tue hit saranno tornate ai livelli precedenti.
Tutto a posto quindi?
Ehm, quasi…
Ora ti mostro alcuni trucchi del mestiere utili a mettere in cassaforte l’efficacia del tuo remarketing con Google Ads e l’accuratezza delle tue analisi anche dopo l’implementazione della Consent Mode v2 e senza il rischio di vedere un giorno un calo erroneo di dati.
Per gestire correttamente la Consent Mode V2, devi tenere monitorati numerosi parametri nei tuoi report in GA4, tra cui:
Non ti spaventare, ora ti semplifico e specifico tutto senza andare troppo nel tecnico.
Il parametro a cui devi prestare attenzione per verificare che il tuo remarketing di Google Ads stia funzionando a dovere (e non trovarti con cali improvvisi del traffico nei tuoi report) è NPA.
Nello specifico, i valori del parametro NPA che devi monitorare in GA4 sono due:
Ricordi i due parametri per la gestione della personalizzazione delle campagne advertising che ho citato all’inizio di questo articolo (allow_ad_personalization_signals e ad_personalization)?
Ottimo, ora vediamo come evitare che i valori dei due parametri entrino in conflitto, disabilitando la personalizzazione degli annunci e di registrare così un calo di dati nei tuoi report).
Se non hanno gli stessi valori, il valore di NPA sarà 1 (ovvero il tuo remarketing non starà funzionando correttamente, e quindi potresti notare un calo del traffico e delle audience nei tuoi report).
In questo caso, la soluzione che ho testato, validato e che ti consiglio di implementare per evitare o risolvere il problema del “blocco” della personalizzazione degli annunci e sul calo dei dati registrati è:
Fammi sapere nei commenti se hai registrato anche tu nei tuoi account GA4 e Google Ads dei cali anomali di traffico e di dati relativi alle audince, o se la soluzione che ti ho mostrato ha funzionato🙂
Prima di salutarti ti regalo un ultimo “tips”.
Se vuoi avere la certezza matematica di non visualizzare discrepanze e dati errati nei tuoi report e account di GA4 e Google Ads, allora la ciliegina sulla torta che ti consiglio caldamente di aggiungere al tuo sistema di tracking è il tracciamento Server-Side tramite Google Tag Manager.
Come ho descritto e mostrato in diversi casi studio su progetti di Digital Analytics di nostri clienti, il tracciamento Server-Side ti consente di arrivare fino a un 96% di accuratezza dei dati tracciati nei tuoi report e su cui potrai basare le tue analisi e strategie vincenti di marketing.
Se desideri approfondire il tema del tracciamento Server-Side per le tue campagne marketing e advertising:
Se invece vuoi andare ancora più in profondità su come gestire correttamente e in autonomia la CM v2 e continuare ad avere un remarketing di Google Ads performante ed efficace, ti consiglio di valutare il mio videocorso pratico “Clear Consent v2”.
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Ciao Matteo, ti ringrazio per la condivisione di questo articolo.
Dal 25 maggio, da quando abbiamo implementato un nuovo cookie banner CMv2 (Iubenda) per un cliente, stiamo riscontrando un calo di traffico in GA4 che purtroppo permane anche a distanza di giorni.
Dopo aver letto questa guida, vorremmo quindi provare ad agganciare il Google Tag (GA4 - Configuration) alla variabile “GA4 Configuration Setting”, come da te indicato, ma non capiamo come farli comunicare. Presumo sia a livello di Configurazione Parametro, ma qual è il parametro da indicare al quale restituire il valore di "GA4 Configuration Setting"? Grazie. Alessandra
Ciao Alessandra è la variabile di tipo "Google Tag: Configuration Settings" e i valori da gestire sono quelli che trovi nello screenshot prima del paragrafo "Conclusioni".
Fammi sapere se ti ho risposto
A presto!