Se le campagne di lead generation con Google Ads e Facebook Ads e la creazione di landing page sono il tuo pane quotidiano, allora probabilmente hai già sentito parlare di Microsoft Clarity.
Si tratta di strumento gratuito che ti consente di analizzare il comportamento degli utenti sul tuo sito web grazie a session recording, heatmap e dati comportamentali avanzati.
Ma come si può configurare Clarity al meglio, senza compromettere la privacy degli utenti e sfruttandone appieno le funzionalità (e senza fermarsi a una superficiale implementazione “plug and play”)?
La risposta è: utilizzando Google Tag Manager (GTM).
In questa guida vedremo passo passo come configurare correttamente Microsoft Clarity con GTM, evitando gli errori comuni e utilizzando opzioni avanzate come eventi personalizzati, gestione della privacy con il Consent Mode e ottimizzazioni specifiche per integrare Clarity nel tuo stack di tracciamento.
Probabilmente ti starai chiedendo: “Perché configurare Clarity ‘a mano’ in un mio contenitore Google Tag Manager, invece di utilizzare il connettore nativo per GTM direttamente all’interno di Clarity?”
Microsoft Clarity offre la possibilità di installare il suo script di tracciamento utilizzando Google Tag Manager tramite il connettore nativo all’interno dell’area riservata.
Tuttavia, ti sconsiglio di utilizzare questa opzione, poiché cliccando sul tasto “Create and publish” non verrà pubblicato solo il tag di configurazione di Clarity in automatico nel tuo contenitore GTM.
Ma tramite questo sistema, verranno pubblicati anche tutti gli altri tag ed eventi presenti sul tuo contenitore, compresi quelli che avevi iniziato e lasciato in bozza.
Di conseguenza, utilizzare il connettore nativo di GTM per installare Clarity significa rischiare di pubblicare implementazioni di tracciamenti incomplete o non funzionanti sul tuo ecommerce o per le tue campagne advertising, raccogliendo così dati errati o addirittura non tracciando affatto alcun dato.
Se ti ho convinto, ora ti mostro la procedura corretta per configurare Clarity 🙂
Per prima cosa è necessario recuperare l’ID specifico del tuo account di Clarity. Ci servirà per installare il tool su Google Tag Manager.
Per trovare e copiare il tuo Project ID di Clarity:
“Perché è meglio il tag “Microsoft Clarity – by luratic” invece del tag ufficiale di Microsoft Clarity?”.
Al momento in cui scrivo, il tag di configurazione ufficiale di Microsoft resenta alcune limitazioni, tra cui:
Proseguiamo nell’installazione di Clarity su GTM.
Dopo aver completato i passaggi precedenti, a questo punto per gestire nel modo corretto e ottimale i Cookies, sempre all’interno della configurazione del tag di Clarity in Google Tag Manager
N.B.: seleziona la voce “Consent Mode” solo nel caso in cui tu abbia già configurato e tu stia già gestendo nel modo corretto i tracciamenti e la gestione dei Cookies utilizzando la Consent Mode V2.
Infine, per rendere effettivamente conformi alle norme Privacy e gestire in modo dinamico i tracciamenti dei Cookies in base al consenso accettato o negato dagli utenti
“Cosa accade se lascio il flag ‘Cookies’ attivo all’interno di Clarity?”.
Lasciando il flag attivo, Clarity attiverà in modo immediato e indiscriminato il tracciamento dell’utente.
In altre parole, attiverà il tracciamento prima che l’utente stesso possa interagire con il Cookie Banner accettando o rifiutando il tracciamento stesso.
Viceversa, togliere il flag dei Cookies all’interno di Clarity permetterà di gestire il tracciamento dell’utente in modo conforme alle disposizioni Privacy, evitando che Clarity sovrascriva le impostazioni della Consent Mode V2 (e quindi, impedendogli di aggirare i consensi concessi o rifiutati dall’utente).
A questo punto per completare l’installazione di Clarity:
Ottimo, in questo modo hai completato l’installazione di Clarity, che ora fungerà da “archivio” generale poiché traccerà le sessioni di navigazioni su tutte le pagine del tuo sito web o ecommerce.
Tuttavia, se come immagino desideri utilizzare Clarity per ottimizzare i tassi di conversione di una landing page o i passi di acquisto di un ecommerce, questo tipo di configurazione non è molto efficiente né pratica per fare analisi mirate.
Ecco perché ora devi configurare Clarity perché tracci specifici eventi o conversioni che avvengono su specifiche pagine del tuo sito o ecommerce.
Vediamo come fare.
Il vero valore aggiunto di Clarity è quello di poter tracciare, collegare e monitorare azioni specifiche degli utenti (come clic, compilazioni di form, ecc.) durante una sessione di navigazione.
In questo modo, all’interno di Clarity potrai
Ti faccio un esempio.
Poniamo il caso che tu abbia lanciato una campagna di lead generation e tu stia monitorando il tasso di conversione del form di richiesta preventivo.
In questo caso avrai già sicuramente creato un evento di GA4 in Google Tag Manager per tracciare l’evento generate_lead o form_submit.
Bene, configurando l’evento generate_lead all’interno del tag di configurazione di Clarity riuscirai ad analizzare tutte le specifiche session recording relative alla specifica pagina o landing page che contiene il form e di visualizzare i dati relativi all’evento.
Ma c’è di più.
Immagina di creare non solo l’evento generate_lead all’interno del tag di configurazione di Clarity, ma di creare anche un altro evento, ad esempio form_start (evento che viene registrato nel momento in cui un utente interagisce con un form per la prima volta durante una sessione di navigazione).
L’implementazione combinata di questi eventi di tracciamento ti consentiranno di settare e analizzare le session recording nei report in Clarity come un vero e proprio funnel, poiché potrai filtrare e analizzare in modo mirato:
In questo modo riuscirai a trovare modelli di comportamento ricorsivi degli utenti che iniziano la compilazione del form senza inviarlo, effettuando così ottimizzazioni mirate sulla pagina e migliorando il tasso di conversione.
Come puoi vedere, l’analisi integrata tra session recording, mappe di calore e tracciamento di specifici eventi permette di effettuare analisi di CRO (Conversion Rate Optimization) in modo molto più completo, rapido ed approfondito.
Per creare uno specifico evento di tracciamento personalizzato all’interno del tag di installazione di Clarity devi creare un nuovo tag di configurazione di Clarity.
A questo punto devi selezionare il trigger sul quale si attiverà l’evento di tracciamento.
Ipotizziamo di dover creare un evento di tracciamento di GA4 in Clarity con Google Tag Manager per monitorare la compilazione di un form di richiesta preventivi su una landing page:
N.B.: esegui lo Step 3 che ti ho appena mostrato per implementare altri eventi di tracciamento specifici di GA4 in Clarity (ad esempio, l’evento form_start che ti menzionavo poco fa) per rendere le tue analisi e ottimizzazioni ancora più granulari e mirate.
Come sempre, prima della pubblicazione del Tag, ti consiglio di approfittare di questa funzione utilissima di Google Tag Manager, ovvero la Modalità Debug (Anteprima).
Attivala e vai nella pagina del sito o nella landing page in cui si trova il form di contatto che vuoi tracciare.
In questo momento, nella scheda della modalità Preview dovresti notare il Tag “Clarity” fra i Tags Fired.
Ottimo, questo vuol dire che l’evento è stato installato correttamente e che a breve all’interno di Clarity potrai trovare la registrazione della tua sessione di navigazione.
Sempre all’interno della pagina o landing page che contiene il form di contatto che vuoi tracciare, compila e invia il modulo.
Ora vai all’interno della sezione “Recordings” di Clarity e clicca sulla voce “More details” relativa alla registrazione della tua sessione di navigazione.
Se tutto ha funzionato correttamente, dovresti vedere le specifiche azioni compiute durante la sessione di navigazione, compreso l’evento generate_lead.
La configurazione di Clarity è andata a buon fine? Hai dubbi o domande? Oppure hai provato altre configurazioni?
Fammelo sapere: ti aspetto nei commenti qui sotto 🙂
Buon Tag!
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