Le Guide Base di Tag Manager Italia sono pensate sia per chi vuole cimentarsi con le funzioni basilari di Google Tag Manager (assolutamente indispensabili), sia per chi si approccia per la prima volta a questo fantastico strumento :)
Qui troverai dei tutorial guidati passo passo, dalla creazione dell’account passando per l’installazione delle funzioni più semplici fino a Tag un pochino più complessi (ma non troppo, giuro!).
Sei proprio agli inizi? Ti consiglio di iniziare così:
Sei pronto ad avere il controllo? :) Allora non aspettare e inizia adesso.
E ricordati che se ti sfugge qualcosa puoi sempre scrivermi un commento e ti risponderò il prima possibile.
Set 2021
Per molti progetti di business online tracciare i click ai link dei contatti email sul proprio sito web o e-commerce è un KPI indispensabile (Key Performance Indicator). Per KPI si intende un dato che permette di determinare quanto un’azienda sia vicina a raggiungere un obiettivo strategico per il proprio business. In una guida precedente ho mostrato come tracciare i click sul link Mailto sia nel “tradizionale” Google Analytics Universal. In
Set 2021
A mio parere, tracciare i click sul link di contatto telefonico è una implementazione che NON può mancare in un sito web o e-commerce. E sai perché? Per 2 ragioni: perché ti consente di tracciare e misurare una conversione di un utente del tuo sito web o e-commerce per rendere più efficace la tua strategia di digital marketing perché rendi molto più facile e comodo far compiere al visitatore del
Uno dei vantaggi di Google Tag Manager, oltre alla possibilità di fare un debug delle modifiche prima di pubblicarle, è quello di condividere l’anteprima delle nuove implementazioni (anche questo prima della pubblicazione) con un utente esterno, semplicemente passandogli un link. Puoi sfruttare questa funzionalità per ricevere un parere o un check da una terza persona che non ha accesso diretto all’account (alla quale, ovviamente, non hai la minima intenzione di
Immagino sia rimasto anche tu traumatizzato dall’avvento di Google Analytics 4, come molti altri professionisti. “Eh sì! Soprattutto per avere le idee chiare sulle diavolo di differenze di GA4 rispetto a Universal Analytics!” Hai perfettamente ragione. Molte cose importantissime sono cambiate. Ma per tua fortuna in questa guida ci togliamo uno dei sassolini più ingombranti dalla scarpa. Ovvero: le differenze su come vengono gestiti gli Eventi tramite Google
Non credo esista qualcosa di più fastidioso di questo. Quando stai navigando su Google, pensi di aver trovato la pagina web con le informazioni o il prodotto di cui hai bisogno, ci clicchi sopra e… PUF! Errore 404! Sistemare le pagine che hanno al loro interno link errati o che non sono più esistenti dovrebbe essere una priorità. Non trovi? 🙂 Ne va delle prestazioni delle vendite e di posizionamento
Purtroppo è così. Se hai già sentito parlare di Core Web Vitals, saprai che una buona user experience (UX) sul tuo sito web / e-commerce è molto importante per cercare di arrivare tra le prime posizioni nelle SERP di Google. E sai quali sono una delle più gravi minacce alla UX del tuo sito web? Gli errori JavaScript. Una minaccia non solo alla UX, ma anche alle prestazioni e conversioni
Ago 2021
Eh no. Tracciare le conversioni non vuol dire monitorare solo le transazioni. Così rischi di vedere solo un pezzettino del quadro generale. E di consumare inutilmente tempo e denaro. Una buona strategia di digital analytics deve prendere in considerazione anche il tracciamento di altre azioni (soprattutto se hai un e-commerce). Altre azioni come, ad esempio, l’invio di moduli di contatto sul tuo sito web per la richiesta di informazioni. O
Ago 2021
Proprio così: il plugin Contact Form 7 che utilizzi per creare form sul tuo sito in WordPress è davvero comodo. Ma quando si tratta di tracciare in GA4 l’invio del form contatti con questo plugin, il tutto potrebbe diventare un po’ più… “complicato“. Infatti i form creati con Contact Form 7 non eseguono il Submit (ovvero il caricamento di una nuova pagina, ad esempio una Thank-You page), ma inviano una
Per attivare Google Tag Manager nel tuo sito dovrai prima di tutto inserire i due snippet di codice di Tag Manager, il primo all’interno della sezione <head> e il secondo all’apertura del <body> del codice HTML del tuo sito. Sì, sarà la prima e unica volta che ti dovrai “sporcare” le mani inserendo manualmente il codice, ma è necessaria 🙂 Di seguito ti spiegherò come inserire