Ho pensato i Glossari di Tag Manager Italia sia per chi si approccia per la prima volta al mondo di Google Tag Manager, sia per gli utenti un po’ più avanzati.
Tag? Attivatori? Variabili? Data Layer?
Non ti preoccupare, ti spiego io cosa sono in modo molto semplice :)
Oltre ai termini di base troverai anche alcuni glossari relativi a parole che utilizzo qua e là nelle guide, giusto per essere sicuri che non ti sfugga nulla ;)
Ecco un po’ i Termini di Base per iniziare a capire Google Tag Manager:
E moooolto altro! Ho cercato di essere il più chiaro possibile, giuro, ma se ti sfugge ancora qualcosa chiedimi pure.
Ago 2017
L’italiano è una brutta bestia. In inglese si chiamerebbero Trigger e forse questo termine ti ha già reso l’idea. Se così non fosse non ti preoccupare, te lo spiego subito… Gli Attivatori di Google Tag Manager indicano dove e quando eseguire le istruzioni contenute nel Tag a cui sono associati. Quindi, un Tag viene attivato solo se le condizioni dell’Attivatore associato sono rispettate, cioè quando un evento di tracciamento da te
Ago 2017
Il termine “Variabile” è molto usato in programmazione. Se conosci un linguaggio server side (come PHP, C#) o client side (Javascript) il concetto è esattamente lo stesso. Devi sapere che Google Tag Manager utilizza di suo una libreria Javascript. Vediamo di spiegare a chi non mastica di programmazione cos’è una variabile. Ti faccio subito un esempio: Sei un pittore e devi colorare la parete di una cucina. Perfetto, fino a
Ago 2017
Come per le variabili, anche le costanti sono utilizzate in programmazione server side e client. Il concetto è davvero molto simile alle variabili, con la differenza che il valore della costante non cambia. Vediamo di spiegarlo per i non programmatori. Ti faccio un esempio “umano”: La tua età è una variabile, mentre il tuo nome è una costante. Una costante che (sicuramente) utilizzerete dentro a Google Tag Manager è l’ID
Ago 2017
Tracking è un altro bellissimo termine inglese “markettaro” che però trova (per fortuna!) un suo corrispondente in italiano. Tracciamento (in contesto di web analytics) è il termine italiano che identifica come riuscire, attraverso strumenti e servizi di terze parti (Google Analytics, Facebook, Remarketing ecc), a identificare e salvare dei dati in base a determinate azioni che vengono eseguite in una pagina web (o applicazione mobile).
Ago 2017
Il Timer è una tipologia di Attivatore. Con l’utilizzo del Timer puoi attivare un evento personalizzato, che altrimenti non potresti monitorare. Creando un nuovo Attivatore potrai selezionare vari Eventi, tra cui appunto il Timer. Selezionandolo passerai allo step successivo, ovvero la configurazione dell’Attivatore. Il nome dell’evento sarà automaticamente compilato con gtm.timer. Ti basterà impostare l’intervallo di tempo in millisecondi (20000 millisecondi sono 20 secondi, ad esempio) e il limite, cioè quante volte l’evento
Ago 2017
Google Ads (ex Google AdWords) è una piattaforma, fornita dal colosso di Mountain View, che permette di inserire spazi pubblicitari online. Le inserzioni pubblicitarie possono essere annunci testuali (visualizzati quando un utente cerca una determinata parola chiave in Google) o annunci illustrati (foto o video visualizzati nei siti web della rete Google). Grazie a Google Ads puoi gestire le tue inserzioni sotto tutti gli aspetti. Puoi impostare il budget giornaliero, l’offerta CPC (costo
Ago 2017
Google Analytics è il più diffuso servizio di Web Analytics e, come molti prodotti di Google, è totalmente gratuito. Grazie a Google Analytics è possibile avere moltissime statistiche sugli utenti che visitano un sito web e sul loro comportamento. Si tratta di uno strumento indispensabile per chiunque gestisca un sito internet, perché permette di avere moltissime informazioni riguardo il traffico dello stesso sito, come: il numero di utenti e di sessioni in
Ago 2017
Il Remarketing (o Retargeting) è una strategia che permette di raggiungere in un secondo momento gli utenti che hanno visitato il tuo sito internet o hanno utilizzato la tua app. Con il Remarketing puoi quindi riproporre il tuo sito (tramite ad esempio la rete display di Google) agli utenti che non hanno effettuato una conversione nella loro prima visita. Se l’utente è atterrato – in un modo o nell’altro – nel
Ago 2017
La conversione si può definire come una determinata azione svolta dall’utente e considerata rilevante. Le conversioni si possono classificare principalmente in due tipologie: Macro conversioni e Micro conversioni. Le Macro conversioni rappresentano un obiettivo finale che vuoi raggiungere con il tuo sito (vendita, richiesta di contatto, etc.). Le Micro conversioni sono invece rappresentate dalle fasi intermedie che l’utente svolge per arrivare alla conversione finale. Un esempio di Micro conversione può essere
Ago 2017
Facebook Ads è lo strumento che ti consente di promuovere il tuo business – o quello dei tuoi clienti – su Facebook, tramite l’inserimento di annunci pubblicitari. Diversamente da Google AdWords, utile per raggiungere la domanda consapevole, Facebook Ads stimola la domanda latente. Cos’è la domanda latente? Potrebbe esserti utile un esempio: sentivi veramente la necessità di un tablet, prima che Steve Job presentasse il primo iPad nel 2010? La domanda latente è quindi l’insieme di utenti