No, non c’entra nulla con i rimbalzi del basket, come sembrerebbe 🙂

La parola rimbalzo però esprime bene il concetto: la Frequenza di Rimbalzo (o Bounce Rate) è la percentuale di utenti che visitano solo una pagina del tuo sito e se ne vanno, senza ulteriori interazioni.

Una Frequenza di Rimbalzo ottimale, quindi, è quanto più prossima allo 0%.

Perché è così importante? La Frequenza di Rimbalzo è uno degli indicatori che puoi utilizzare per capire se il tuo sito propone dei contenuti interessanti oppure no. Se un utente visita una pagina ed è poi incuriosito a visitarne altre, navigando internamente al tuo sito, significa che è interessato ai tuoi contenuti. In Google Analytics troverai una sezione per analizzare la frequenza di rimbalzo.

Mantenere una Frequenza di Rimbalzo bassa aumenta quindi la qualità del tuo sito agli occhi di Google (è uno dei molti fattori che influenzano il PageRank) con conseguente miglioramento del posizionamento dello stesso in SERP.

In alcuni Tag di Google Tag Manager esiste una funzione chiamata Hit da Non Interazione, che puoi impostare su true o false per decidere se influenzare o meno la Frequenza di Rimbalzo. Nel glossario relativo ti spiego un po’ meglio come funziona questa cosa un po’ intricata 🙂

Altra cosetta che magari può interessarti (uuuhh): per avere informazioni più precise sulla Frequenza di Rimbalzo dei tuoi utenti, non dimenticarti di impostare l’Adjusted Bounce Rate. Naturalmente, puoi farlo con Google Tag Manager 🙂 Leggi la mia guida sull’Adjusted Bounce Rate e ti spiegherò di cosa si tratta e come implementare questo #barbatrucco passo passo.

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